Avvocato Diritto del Lavoro a Lecce
Avv. Cosimo Montinaro – Esperto in Licenziamenti, Mobbing e Tutela dei Diritti dei Lavoratori
Assistenza Legale Specializzata per Lavoratori nel Salento
Consulenza professionale per licenziamenti illegittimi, contestazioni disciplinari, mobbing, demansionamento, trasferimenti, TFR e tutti i diritti dei lavoratori subordinati a Lecce e provincia.
L’Avvocato Cosimo Montinaro, con sede a Lecce in Via M.R. Imbriani n. 24, è specializzato in diritto del lavoro e offre assistenza legale completa per la tutela dei lavoratori subordinati. Con un’esperienza consolidata presso il Tribunale di Lecce e i tribunali del Salento, lo studio garantisce professionalità, competenza e difesa dei diritti dei lavoratori in ogni fase del rapporto di lavoro.
Che si tratti di licenziamento illegittimo, contestazione disciplinare, mobbing, demansionamento, trasferimento ingiustificato, mancato pagamento TFR o stipendi arretrati, l’Avvocato Montinaro offre un’assistenza personalizzata, combinando competenza giuridica, esperienza processuale e determinazione nella tutela dei diritti dei lavoratori dipendenti nel diritto del lavoro subordinato e nelle controversie con il datore di lavoro.
Licenziamenti illegittimi: impugnazione e reintegra
Il licenziamento è l’atto con cui il datore di lavoro risolve unilateralmente il rapporto di lavoro. L’Avvocato Montinaro assiste i lavoratori nell’impugnazione del licenziamento illegittimo e nella richiesta di reintegra nel posto di lavoro:
Licenziamento per giusta causa Lecce
Impugnazione del licenziamento per giusta causa quando manca la gravità richiesta dalla legge o i fatti contestati sono inesistenti. L’avvocato verifica la sussistenza della giusta causa, il rispetto del procedimento disciplinare, la tempestività e la proporzionalità della sanzione per ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro o il risarcimento del danno.
Richiedi consulenzaLicenziamento per giustificato motivo soggettivo
Difesa contro il licenziamento per giustificato motivo soggettivo quando il notevole inadempimento contestato al lavoratore non è sussistente o non è proporzionato. Assistenza nell’impugnazione entro 60 giorni dalla comunicazione e rappresentanza davanti al Tribunale di Lecce per la dichiarazione di illegittimità.
Scopri di piùLicenziamento per giustificato motivo oggettivo
Impugnazione del licenziamento economico quando mancano le ragioni organizzative, produttive o tecniche dichiarate dal datore di lavoro. Verifica della sussistenza del giustificato motivo oggettivo, del repechage (obbligo di ricollocamento) e della procedura per ottenere la reintegra o l’indennità risarcitoria presso il Tribunale di Lecce.
InformatiLicenziamento discriminatorio e ritorsivo
Tutela contro il licenziamento discriminatorio per motivi di sesso, età, orientamento sessuale, razza, religione o il licenziamento ritorsivo intimato per punire il lavoratore che ha esercitato legittimamente i propri diritti. Richiesta di reintegrazione immediata e risarcimento del danno.
Consulta l’avvocatoContestazioni disciplinari e sanzioni
Il procedimento disciplinare deve rispettare precise regole di legge e contrattuali. L’Avvocato Montinaro assiste i lavoratori nella difesa contro le contestazioni disciplinari e le sanzioni illegittime:
Difesa da contestazione disciplinare
Redazione delle controdeduzioni difensive entro 5 giorni dalla contestazione scritta. L’avvocato analizza la fondatezza degli addebiti, verifica la legittimità formale della contestazione, prepara la memoria difensiva e assiste il lavoratore nell’eventuale audizione per evitare l’irrogazione di sanzioni disciplinari illegittime.
Impugnazione sanzioni disciplinari
Impugnazione di rimprovero verbale, rimprovero scritto, multa, sospensione dal lavoro o licenziamento disciplinare quando le sanzioni sono sproporzionate, la contestazione è generica o il procedimento è viziato. Rappresentanza in conciliazione e giudizio presso il Tribunale di Lecce.
Vizi procedurali contestazione
Difesa quando il datore di lavoro ha violato il procedimento disciplinare: contestazione generica o tardiva, mancata concessione dei 5 giorni per le controdeduzioni, sanzione irrogata prima della scadenza, violazione del codice disciplinare allegato al CCNL. Nullità delle sanzioni per vizi formali.
Proporzionalità sanzione disciplinare
Impugnazione quando la sanzione è sproporzionata rispetto alla gravità dell’infrazione contestata. Verifica della corrispondenza tra condotta e sanzione prevista dal codice disciplinare del CCNL. Richiesta di annullamento sanzione eccessiva e sostituzione con quella proporzionata presso il Tribunale di Lecce.
Mobbing e molestie sul lavoro
Il mobbing è una condotta persecutoria sistematica del datore di lavoro o dei colleghi che danneggia la salute psicofisica del lavoratore. L’Avvocato Montinaro tutela le vittime di mobbing lavorativo e molestie sul posto di lavoro:
Mobbing verticale datore di lavoro: Tutela contro le condotte persecutorie del datore di lavoro o dei superiori gerarchici: demansionamento, emarginazione, assegnazione mansioni dequalificanti o gravose, trasferimenti punitivi, sanzioni disciplinari pretestuose, visite fiscali illegittime, molestie verbali. Risarcimento danni patrimoniali e biologici.
Mobbing orizzontale tra colleghi: Difesa contro le condotte persecutorie poste in essere dai colleghi con l’acquiescenza o la tolleranza del datore di lavoro: isolamento, sabotaggio lavorativo, diffamazione, offese, esclusione dalle riunioni. Responsabilità del datore per violazione art. 2087 c.c. (obbligo sicurezza).
Elementi costitutivi del mobbing: Verifica della sussistenza degli elementi: pluralità di condotte vessatorie, durata prolungata (almeno 6 mesi), intento persecutorio, danno alla salute psicofisica del lavoratore. Prova con certificati medici, testimonianze, email, registrazioni, perizie psichiatriche presso il Tribunale di Lecce.
Molestie sessuali sul lavoro: Tutela contro molestie sessuali, proposte indecenti, ricatti sessuali, apprezzamenti volgari, contatti fisici indesiderati. Licenziamento del molestatore, risarcimento danni alla vittima, dimissioni per giusta causa con diritto a NASpI e TFR se il datore non interviene.
Risarcimento danni da mobbing: Richiesta di risarcimento del danno biologico (lesioni psicofisiche certificate), danno esistenziale (peggioramento qualità vita), danno patrimoniale (perdita retribuzione, spese mediche), danno morale (sofferenza psichica). Quantificazione con CTU medico-legale.
Licenziamento illegittimo per mobbing: Il licenziamento per superamento comporto è illegittimo se le assenze per malattia sono causate dal mobbing subìto. Reintegrazione nel posto di lavoro, risarcimento retribuzioni perse e danni da mobbing. Dimissioni per giusta causa con diritto a disoccupazione se l’ambiente è divenuto invivibile.
Demansionamento e dequalificazione professionale
Il demansionamento è l’assegnazione del lavoratore a mansioni inferiori rispetto alla qualifica posseduta. L’Avvocato Montinaro tutela i lavoratori vittime di dequalificazione professionale:
Demansionamento illegittimo Lecce
Il demansionamento è vietato dall’art. 2103 c.c. salvo casi eccezionali (accordo scritto in sede protetta, modifica assetti organizzativi, tutela salute). L’avvocato impugna l’assegnazione a mansioni inferiori quando è punitiva, pretestuosa o finalizzata a costringere il lavoratore alle dimissioni. Reintegra nella qualifica superiore e risarcimento danni.
Svuotamento mansioni e emarginazione
Tutela contro lo svuotamento delle mansioni: privazione di compiti significativi, sottrazione di responsabilità, emarginazione dal contesto lavorativo. Anche senza formale demansionamento, l’emarginazione integra violazione art. 2103 c.c. e comporta risarcimento del danno professionale ed esistenziale presso il Tribunale di Lecce.
Risarcimento danni da demansionamento
Il demansionamento causa danni risarcibili: danno professionale (perdita competenze, minor spendibilità sul mercato), danno all’immagine, danno esistenziale (frustrazione, perdita autostima), danno biologico se provoca patologie psichiche. Quantificazione con CTU e criteri equitativi.
Rifiuto mansioni demansionanti
Il lavoratore demansionato può rifiutare le mansioni inferiori a condizione di contestare tempestivamente e formalmente l’illegittimità dell’assegnazione, continuando a rendersi disponibile per le mansioni corrispondenti alla propria qualifica. L’avvocato redige la contestazione formale e tutela dal licenziamento disciplinare per rifiuto.
Trasferimento del lavoratore
Il trasferimento del lavoratore ad altra sede aziendale deve essere sorretto da comprovate ragioni tecnico-organizzative. L’Avvocato Montinaro impugna i trasferimenti illegittimi:
Trasferimento illegittimo
Impugnazione del trasferimento quando mancano le comprovate ragioni tecnico-organizzative o produttive richieste dall’art. 2103 c.c. L’avvocato verifica la sussistenza delle ragioni dichiarate dal datore, l’esistenza di alternative meno pregiudizievoli, la tutela delle esigenze familiari del lavoratore. Annullamento trasferimento presso il Tribunale di Lecce.
Trasferimento ritorsivo o punitivo
Tutela contro il trasferimento ritorsivo disposto per punire il lavoratore che ha esercitato diritti (es. causa, denuncia, iscrizione sindacale) o il trasferimento punitivo mascherato da ragioni organizzative. Nullità del trasferimento discriminatorio e risarcimento del danno per comportamento antisindacale.
Tutela lavoratori con figli o disabili
Rafforzata tutela per lavoratori genitori di figli minori o disabili che possono rifiutare il trasferimento o chiedere tutele specifiche. Divieto di trasferimento per lavoratrici madri fino a un anno di età del bambino. Priorità alle esigenze familiari nella valutazione della legittimità del trasferimento.
Indennità e rimborso spese trasferimento
Quando il trasferimento è legittimo, il lavoratore ha diritto a: preavviso adeguato, indennità di trasferimento prevista dal CCNL, rimborso spese di trasloco, eventuale contributo affitto o alloggio temporaneo. Richiesta pagamento indennità e rimborsi dovuti al datore di lavoro.
TFR, stipendi arretrati e crediti di lavoro
Il lavoratore ha diritto a percepire puntualmente la retribuzione e, alla cessazione del rapporto, il TFR (Trattamento di Fine Rapporto). L’Avvocato Montinaro assiste nel recupero dei crediti di lavoro:
Recupero TFR non pagato
Il TFR deve essere corrisposto entro limiti rigorosi dalla cessazione del rapporto di lavoro. L’avvocato agisce per il recupero del TFR non pagato, comprensivo di rivalutazione monetaria e interessi legali. Decreto ingiuntivo o ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per ottenere il pagamento immediato presso il Tribunale di Lecce.
Stipendi arretrati non pagati
Recupero degli stipendi arretrati, mensilità non corrisposte, tredicesima, quattordicesima, ferie non godute e non pagate, permessi non retribuiti, straordinari, maggiorazioni notturne/festive, premi di risultato. Costituzione in mora del datore e azione giudiziaria per il pagamento con interessi.
Differenze retributive CCNL
Azione per il recupero delle differenze retributive quando il datore applica un CCNL errato o non riconosce scatti di anzianità, passaggi di livello, aumenti periodici di merito, indennità contrattuali. Verifica del CCNL applicabile e calcolo delle somme dovute al lavoratore subordinato.
Procedure concorsuali e Fondo Garanzia
Assistenza nelle procedure fallimentari o di liquidazione giudiziale del datore di lavoro per l’ammissione al passivo dei crediti di lavoro con privilegio. Richiesta di intervento del Fondo di Garanzia INPS per il pagamento di TFR e ultime tre mensilità quando il datore è insolvente.
Altri servizi di diritto del lavoro a Lecce
Oltre alle principali attività in materia di licenziamenti e controversie individuali, lo Studio Legale Montinaro offre consulenza specializzata in tutte le aree del diritto del lavoro:
Dimissioni per giusta causa
Assistenza per le dimissioni per giusta causa quando il datore ha commesso gravi inadempimenti: mancato pagamento stipendi, mobbing, molestie, demansionamento grave, violazioni sicurezza. Il lavoratore dimissionario ha diritto a TFR, indennità di preavviso e NASpI. Tutela dal recesso indotto.
Orario di lavoro e straordinari
Tutela per violazioni dell’orario di lavoro: superamento limiti giornalieri (8 ore) e settimanali (40 ore), mancato pagamento straordinari, lavoro festivo e notturno non retribuito, riposi compensativi non concessi. Recupero maggiorazioni retributive previste dal CCNL applicabile.
Ferie e permessi non goduti
Recupero delle ferie non godute e non pagate, permessi retribuiti (ROL, ex festività), congedi parentali. Tutela dall’impedimento del datore alla fruizione delle ferie. Monetizzazione delle ferie residue alla cessazione del rapporto. Prescrizione quinquennale dei crediti.
Malattia e infortuni sul lavoro
Tutela contro le visite fiscali illegittime, contestazioni sulle assenze per malattia, licenziamento per superamento comporto. Assistenza per infortuni sul lavoro e malattie professionali: costituzione di rendita INAIL, azione di rivalsa contro il datore per responsabilità ex art. 2087 c.c.
Conversione contratto a tempo determinato
Azione per la conversione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato quando: mancano le causali, superati i limiti di durata (24 mesi) o proroghe (4), violato il periodo di stop and go tra contratti. Riconoscimento anzianità e differenze retributive.
Lavoro nero e irregolare
Tutela per i lavoratori in nero o con contratti irregolari. Emersione del rapporto di lavoro, riconoscimento dell’anzianità effettiva, recupero contributi previdenziali, differenze retributive. Denuncia all’Ispettorato del Lavoro. Protezione dal licenziamento ritorsivo dopo la regolarizzazione.
Perché scegliere l’Avvocato Montinaro per diritto del lavoro
L’Avvocato Cosimo Montinaro offre un approccio completo e combattivo alle questioni di diritto del lavoro, combinando competenza tecnica, esperienza nelle aule del Tribunale di Lecce e determinazione nella difesa dei diritti dei lavoratori subordinati.
Esperienza nelle controversie di lavoro
Conoscenza approfondita delle procedure presso il Tribunale di Lecce – Sezione Lavoro, delle tecniche processuali e delle strategie difensive più efficaci. Esperienza pluriennale in licenziamenti, mobbing, demansionamenti e recupero crediti di lavoro.
Tutela completa del lavoratore
Gestione integrata di tutti gli aspetti: dall’impugnazione del licenziamento al risarcimento danni, dal recupero TFR alle differenze retributive. Assistenza stragiudiziale, tentativi di conciliazione e rappresentanza in giudizio per massimizzare i risultati.
Rapidità e rispetto dei termini
Particolare attenzione ai termini decadenziali e prescrizionali del diritto del lavoro: 60 giorni per impugnare il licenziamento, 180 giorni per il deposito del ricorso, 5 anni per i crediti retributivi. Intervento tempestivo per evitare la perdita dei diritti.
Tentativo di conciliazione e strategie
Privilegia la ricerca di accordi transattivi vantaggiosi quando possibile, evitando lunghi giudizi. Gestione delle conciliazioni obbligatorie presso l’Ispettorato del Lavoro di Lecce e delle procedure di negoziazione assistita con controparti disponibili.
Patrocinio a spese dello Stato
Possibilità di accesso al patrocinio a spese dello Stato per i lavoratori con redditi bassi, che consente di affrontare la causa senza anticipare spese legali. Valutazione dei requisiti reddituali e assistenza nella presentazione della domanda di ammissione.
Domande frequenti sul diritto del lavoro a Lecce
Entro quanto tempo devo impugnare il licenziamento?
Il licenziamento deve essere impugnato entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione scritta, a pena di decadenza.
Come impugnare:
L’impugnazione può avvenire con qualsiasi forma scritta idonea a rendere nota la volontà di contestare il licenziamento al datore di lavoro:
- Raccomandata A/R con contestazione del licenziamento
- PEC (Posta Elettronica Certificata)
- Atto di citazione o ricorso giudiziale
- Telegramma (meno consigliato)
Successivi adempimenti:
Dopo l’impugnazione stragiudiziale, entro i successivi 180 giorni dall’impugnazione, è necessario:
- Depositare il ricorso presso il Tribunale di Lecce – Sezione Lavoro, oppure
- Esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lecce
ATTENZIONE: La violazione dei termini di 60 giorni per l’impugnazione o di 180 giorni per il deposito del ricorso comporta la definitiva perdita del diritto di impugnare il licenziamento.
Lo Studio Legale Montinaro garantisce il rispetto scrupoloso dei termini, curando l’impugnazione tempestiva e la successiva fase giudiziaria o conciliativa per tutelare i diritti del lavoratore licenziato.
Quanto costa un avvocato per licenziamento illegittimo?
Il costo di un avvocato del lavoro a Lecce per l’impugnazione di un licenziamento varia in base alla complessità della causa e ai gradi di giudizio:
Costi orientativi:
- Tentativo di conciliazione presso Ispettorato del Lavoro: 500-1.000 euro
- Giudizio di primo grado presso Tribunale di Lecce: 2.000-4.000 euro
- Appello presso Corte d’Appello di Lecce: 1.500-3.000 euro
- Ricorso in Cassazione: 3.000-6.000 euro
Patrocinio a spese dello Stato:
Per i lavoratori con redditi bassi (limite attuale circa 12.000 euro annui) è possibile accedere al gratuito patrocinio che copre tutte le spese legali e di giustizia. Lo Studio Montinaro valuta i requisiti e assiste nella presentazione della domanda.
Spese di giudizio:
In caso di vittoria, le spese legali sono generalmente poste a carico del datore di lavoro soccombente secondo il principio della soccombenza. Il giudice liquida le spese in sentenza.
Lo Studio Legale Montinaro fornisce preventivi trasparenti dopo un’analisi del caso concreto e offre la possibilità di rateizzazione dei pagamenti per venire incontro alle esigenze economiche del lavoratore.
Cosa posso ottenere se vinco la causa per licenziamento illegittimo?
Le conseguenze del licenziamento illegittimo variano in base alla tipologia di vizio accertato e alle dimensioni dell’azienda:
TUTELA REALE (reintegrazione):
Si applica in caso di:
- Licenziamento discriminatorio o nullo
- Licenziamento disciplinare senza giusta causa o giustificato motivo soggettivo (se azienda oltre 15 dipendenti)
- Licenziamento per giustificato motivo oggettivo manifestamente insussistente
Tutele riconosciute:
- Reintegrazione immediata nel posto di lavoro
- Risarcimento pari alle retribuzioni perse dalla data del licenziamento fino alla reintegra effettiva (minimo 5 mensilità, massimo 12-36 mensilità a seconda dei casi)
- Contributi previdenziali per il periodo di estromissione
- Il lavoratore può optare per un’indennità sostitutiva della reintegra pari a 15 mensilità
TUTELA INDENNITARIA (risarcimento):
Si applica negli altri casi di licenziamento illegittimo:
- Indennità risarcitoria da 6 a 36 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto
- L’importo è determinato dal giudice in base all’anzianità di servizio, alle dimensioni dell’azienda e al comportamento delle parti
- Non c’è reintegrazione nel posto di lavoro
In ogni caso spetta:
- TFR maturato fino alla data del licenziamento
- Ferie non godute e relative maggiorazioni
- Mensilità aggiuntive (tredicesima, quattordicesima) maturate
- Indennità di preavviso se non corrisposta
Lo Studio Legale Montinaro valuta attentamente la tipologia di tutela applicabile al caso concreto e quantifica previsional mente l’ammontare del risarcimento o dell’indennità spettante al lavoratore.
Come si dimostra il mobbing sul lavoro?
Per provare il mobbing devono ricorrere precisi elementi costitutivi:
1. PLURALITÀ DI CONDOTTE:
Serie di comportamenti vessatori o persecutori (non un episodio isolato):
- Demansionamento o svuotamento mansioni
- Emarginazione e isolamento
- Sanzioni disciplinari pretestuose
- Visite fiscali illegittime a raffica
- Trasferimenti punitivi
- Molestie verbali, insulti, umiliazioni
- Esclusione da riunioni e informazioni
2. DURATA PROLUNGATA:
Le condotte devono protrarsi per almeno 6 mesi continuativi.
3. INTENTO PERSECUTORIO:
Le condotte devono essere finalizzate a emarginare, danneggiare, espellere il lavoratore.
4. DANNO ALLA SALUTE:
Le condotte devono aver causato un danno psico-fisico al lavoratore (ansia, depressione, disturbi somatici).
PROVE AMMISSIBILI:
- Certificati medici e cartelle cliniche
- Perizie psichiatriche e psicologiche
- Email e comunicazioni scritte offensive o minatorie
- Testimonianze di colleghi che hanno assistito alle condotte
- Registrazioni audio/video (se lecite)
- Provvedimenti disciplinari pretestuosi o sproporzionati
- Contestazioni scritte di trasferimenti o demansionamenti
- Verbali di visite fiscali eccessive
CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO (CTU):
Il giudice nomina un medico-legale o psichiatra per accertare:
- L’esistenza del danno alla salute psico-fisica
- Il nesso causale tra le condotte mobbizzanti e il danno
- La percentuale di invalidità permanente
Lo Studio Legale Montinaro assiste nella raccolta sistematica delle prove documentali e testimoniali, coordina la consulenza tecnica di parte (CTP medico-legale) per controbattere alla CTU d’ufficio e rappresenta il lavoratore nel giudizio per mobbing presso il Tribunale di Lecce.
Il demansionamento dà diritto al risarcimento?
Sì, il demansionamento illegittimo comporta diritto al risarcimento dei danni. Il lavoratore demansionato può chiedere:
1. RIPRISTINO DELLE MANSIONI SUPERIORI:
Riassegnazione alla qualifica originaria con svolgimento delle mansioni corrispondenti al livello contrattuale posseduto.
2. RISARCIMENTO DEL DANNO PROFESSIONALE:
- Perdita di competenze professionali e know-how
- Minor spendibilità sul mercato del lavoro
- Perdita di opportunità di carriera
- Mancato aggiornamento professionale
3. DANNO ALL’IMMAGINE:
Lesione della reputazione professionale derivante dall’assegnazione a mansioni inferiori davanti ai colleghi, clienti e fornitori.
4. DANNO ESISTENZIALE:
- Frustrazione e umiliazione
- Perdita di autostima
- Peggioramento della qualità della vita
- Alterazione delle relazioni familiari e sociali
5. DANNO BIOLOGICO:
Se il demansionamento ha provocato patologie psichiche certificate medicalmente (disturbi d’ansia, depressione, attacchi di panico), spetta il risarcimento del danno alla salute quantificato con CTU medico-legale.
QUANTIFICAZIONE DEL DANNO:
Il risarcimento è determinato dal giudice:
- Con criterio equitativo valutando gravità, durata e conseguenze del demansionamento
- Con CTU per il danno biologico (tabelle Milano)
- Importi medi: da 5.000 a 30.000 euro a seconda della gravità e durata del demansionamento
Lo Studio Legale Montinaro assiste il lavoratore demansionato nell’azione giudiziaria per il ripristino delle mansioni e il risarcimento integrale di tutti i danni subiti, presso il Tribunale di Lecce.
Quando il trasferimento del lavoratore è illegittimo?
Il trasferimento del lavoratore ad altra sede aziendale è illegittimo quando:
1. MANCANO LE RAGIONI TECNICO-ORGANIZZATIVE:
L’art. 2103 c.c. richiede che il trasferimento sia sorretto da comprovate ragioni tecnico-organizzative o produttive. È illegittimo se:
- Le ragioni dichiarate sono inesistenti o generiche
- Il trasferimento non è necessario per l’organizzazione aziendale
- Esistono soluzioni alternative meno pregiudizievoli per il lavoratore
2. È RITORSIVO O PUNITIVO:
Il trasferimento è nullo se disposto per:
- Punire il lavoratore che ha esercitato diritti (causa giudiziaria, denuncia, reclamo)
- Rappresaglia per attività sindacale
- Ritorsione per testimonianza resa in giudizio
3. È DISCRIMINATORIO:
Vietato il trasferimento per motivi di:
- Sesso, età, orientamento sessuale
- Razza, etnia, religione
- Opinioni politiche
- Gravidanza o maternità
4. VIOLA TUTELE SPECIALI:
- Lavoratori genitori di figli minori o disabili: possono rifiutare il trasferimento
- Lavoratrici madri: divieto di trasferimento fino a 1 anno di età del bambino
- Lavoratori con disabilità o con familiari disabili a carico
5. È PRETESTUOSO:
Il trasferimento è illegittimo se:
- Maschera un demansionamento di fatto
- È finalizzato a indurre il lavoratore alle dimissioni
- La sede di destinazione è inidonea alle mansioni del lavoratore
6. VIOLA IL PATTO DI NON TRASFERIBILITÀ:
Se nel contratto individuale è prevista una clausola di non trasferibilità, il trasferimento unilaterale è illegittimo.
IMPUGNAZIONE:
Il lavoratore può impugnare il trasferimento illegittimo entro 60 giorni dalla comunicazione, chiedendo:
- Annullamento del trasferimento
- Mantenimento nella sede originaria
- Risarcimento del danno se il trasferimento è già avvenuto
Lo Studio Legale Montinaro verifica la legittimità del trasferimento, impugna i provvedimenti illegittimi e rappresenta il lavoratore nel giudizio presso il Tribunale di Lecce per ottenere l’annullamento e il risarcimento.
