Cosa sono le Associazioni Non Riconosciute: Caratteristiche e Responsabilità Legale

Cosa sono le Associazioni Non Riconosciute: Caratteristiche e Responsabilità Legale

Se sei interessato a costituire un’associazione senza fini di lucro, potresti essere curioso riguardo all’opzione dell’«associazione non riconosciuta». In questo articolo, esamineremo le principali caratteristiche di questa forma di associazione e la sua responsabilità legale.

Cosa è un’Associazione Non Riconosciuta?

L’associazione non riconosciuta è una forma di organizzazione che si costituisce mediante un atto di autonomia tra i suoi fondatori, simile a un contratto (art. 36 c.c.). A differenza delle associazioni riconosciute, le associazioni non riconosciute non hanno bisogno di soddisfare requisiti di forma specifici per la loro costituzione, il che significa che l’accordo associativo può essere stipulato anche oralmente o per scrittura privata.

Una caratteristica distintiva dell’associazione non riconosciuta è che essa non acquisisce personalità giuridica, ma possiede una sua soggettività che le permette di agire come un’entità autonoma. Ad esempio, può essere titolare di un fondo comune (art. 37 c.c.), rispondere autonomamente delle obbligazioni assunte a suo nome e stare in giudizio rappresentata dai suoi dirigenti (art. 36, comma 2, c.c.).

Disciplina Interna e Rapporti Associativi

L’ordinamento interno e l’amministrazione dell’associazione non riconosciuta, così come la disciplina dei rapporti tra gli associati e l’associazione sono definiti dagli “accordi degli associati” (art. 36, comma 1, c.c.). Questa previsione deriva dal desiderio del legislatore di non interferire negli affari interni dell’associazione, limitando la regolamentazione legale ai rapporti con terze parti (artt. 36, comma 2, 37 e 38 c.c.).

Tuttavia, è importante notare che la discrezionalità degli accordi associativi trova limiti nei principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale, che garantiscono i diritti inviolabili dell’individuo nelle formazioni sociali (art. 2 Cost.).

Principi Generali per l’Associazione Non Riconosciuta

Nel caso in cui lo statuto dell’associazione non riconosciuta non disciplini alcuni aspetti, vengono applicati automaticamente i principi stabiliti per le associazioni riconosciute, a condizione che tali principi non presuppongano un riconoscimento formale. Al contrario, le norme che riguardano lo scioglimento delle associazioni riconosciute non trovano applicazione per l’associazione non riconosciuta (Cass. 23 gennaio 2007, n. 1476; Cass. 21 maggio 2018, n. 12528; Cass. 10 marzo 2009, n. 5738).

Gli accordi associativi, pur rimanendo liberi di disciplinare l’organizzazione interna, non possono compromettere il diritto dell’associato a partecipare attivamente alla vita associativa. Inoltre, clausole che ledono tale diritto possono essere considerate nulla e in contrasto con la Costituzione (Cass. 8 novembre 2013, n. 25210; Cass. 9 settembre 2004, n. 18186).

Responsabilità Legale dell’Associazione Non Riconosciuta

La distinzione chiave tra l’associazione e i suoi associati riguarda la responsabilità legale. Per le obbligazioni del singolo associato, l’associazione non risponde con il proprio fondo comune, e viceversa, per le obbligazioni dell’associazione, gli associati non rispondono con il proprio patrimonio personale. Questo principio è noto come “autonomia patrimoniale imperfetta” (Cass. 8 novembre 2013, n. 25210).

Tuttavia, coloro che agiscono in nome e per conto dell’associazione possono essere ritenuti responsabili personalmente e solidalmente delle obbligazioni contrattuali dell’associazione (art. 38 c.c.). Ciò significa che potrebbero essere chiamati a rispondere con il loro patrimonio personale per i debiti dell’associazione, soprattutto se hanno agito senza l’autorizzazione dell’assemblea o in modo negligente (Cass. 15 ottobre 2018, n. 25650; Cass. 25 agosto 2014, n. 18188).

Conclusione

Le associazioni non riconosciute offrono un’opzione flessibile per coloro che vogliono costituire un’organizzazione senza fini di lucro. Sebbene godano di una certa autonomia organizzativa e siano libere di regolare gli accordi tra gli associati, è importante rispettare i principi fondamentali stabiliti dal codice civile e garantire la trasparenza nelle attività amministrative. Inoltre, coloro che agiscono a nome dell’associazione dovrebbero prestare attenzione alla loro responsabilità legale per le obbligazioni contrattuali dell’organizzazione.

Se stai pensando di costituire un’associazione non riconosciuta, è consigliabile consultarsi con un avvocato specializzato in diritto civile e associativo, come l’Avv. Cosimo Montinaro, per garantire che l’organizzazione sia strutturata in conformità alle normative vigenti e possa operare nel rispetto della legge.

Avv. Cosimo Montinaro

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