Guida alla Dichiarazione di Successione: Come Compilarla e Cosa Serve

Guida alla Dichiarazione di Successione: Come Compilarla e Cosa Serve

Ogni anno, un gran numero di persone si trova ad affrontare l’importante adempimento fiscale della dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate. Questo procedimento è fondamentale per la liquidazione e il pagamento dell’imposta di successione, che varia in base a diversi fattori legati all’eredità. Il non adempimento nei tempi previsti può comportare pesanti sanzioni e riscossioni coattive. In questo articolo, esploreremo come presentare correttamente la dichiarazione di successione, i documenti necessari e le scadenze da rispettare.

Dove e come presentare la dichiarazione di successione

Oggi, la dichiarazione di successione deve essere presentata esclusivamente online presso l’Agenzia delle Entrate. Ciò avviene tramite i servizi telematici dell’Agenzia, accessibili tramite SPID o Fisconline/Entratel. Per effettuare la dichiarazione, è necessario scaricare il programma “Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali” dal sito dell’Agenzia. Sebbene possa sembrare poco intuitivo, il programma è relativamente semplice da utilizzare, e l’Agenzia fornisce una guida dettagliata per la compilazione corretta. Dopo aver completato tutti i campi, la dichiarazione può essere presentata e la ricevuta di conferma sarà inviata telematicamente dall’Agenzia stessa.

Documenti necessari per la dichiarazione di successione

Per avviare la pratica di successione, è fondamentale disporre di documentazione precisa e dettagliata. Di solito, i documenti necessari includono:

  • Certificato di morte del defunto o autocertificazione
  • Certificato di ultima residenza o autocertificazione
  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dall’erede che presenta la dichiarazione, con indicati gli estremi dell’atto di morte, gli eredi, il tipo di successione (legittima o testamentaria) e il regime patrimoniale dei coniugi, se applicabile
  • Visure catastali dei beni immobili (ora non più obbligatorie)
  • Copia autenticata del testamento o atto di successione, in caso di successione testamentaria, e eventuale atto di rinuncia all’eredità
  • Prospetto dell’autoliquidazione delle imposte ipotecarie e catastali
  • Ricevuta di pagamento delle imposte
  • Certificato di destinazione urbanistica, se presenti terreni nell’eredità
  • Dichiarazione dell’Istituto di Credito per conti correnti bancari nell’asse ereditario
  • Copia del contratto di mutuo e modulo 237 per inserire i mutui tra le passività, se presenti nell’asse ereditario
  • Ricevuta delle spese funerarie, se dovuta l’imposta di successione

Potrebbero essere richiesti documenti ulteriori in casi particolari.

Quando presentare la dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data di apertura della successione, ovvero la data del decesso del defunto. Il mancato rispetto di questa scadenza comporta sanzioni che vanno dal 120% al 240% dell’imposta liquidata. Se l’imposta non è dovuta, si applica una sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro. Tuttavia, se la dichiarazione viene presentata con un ritardo non superiore a 30 giorni, la sanzione amministrativa è ridotta al 60% – 120% dell’imposta liquidata o da 150 a 500 euro se l’imposta non è dovuta.

Inoltre, è possibile effettuare il pagamento dell’imposta con una sanzione ridotta, mediante “ravvedimento operoso“, prima dell’accertamento dell’ufficio. La percentuale di sanzione varia in base al ritardo nel pagamento, con aliquote che vanno dallo 0,1% al 5%.

Chi deve presentare la dichiarazione di successione

La legge identifica chi deve presentare la dichiarazione di successione. Sono tenuti a farlo:

  • I chiamati all’eredità, ovvero coloro che potrebbero ereditare il patrimonio del defunto
  • Gli eredi, che acquisiscono tale qualità con l’accettazione dell’eredità
  • I legatari, che ricevono beni o diritti specifici tramite testamento
  • I rappresentanti legali degli eredi o dei legatari
  • Gli amministratori dell’eredità
  • I curatori dell’eredità giacente
  • Gli esecutori testamentari, incaricati di curare le volontà testamentarie del defunto
  • I trustee, in caso di trasferimento di beni tramite trust

È sufficiente che la dichiarazione sia sottoscritta da uno solo dei soggetti obbligati.

Chi non deve presentare la dichiarazione di successione

Ci sono situazioni in cui la dichiarazione di successione non deve essere presentata. In particolare, non è necessario farlo quando l’eredità viene devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, l’attivo ereditario (valore dei beni) non supera i 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.

Quali beni sono inclusi nella dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione deve indicare tutti i beni e i diritti del defunto, compresi nel suo patrimonio. Questi includono:

  • Beni immobili come fabbricati e terreni
  • Beni mobili e titoli al portatore posseduti dal defunto o depositati a suo nome
  • Denaro, gioielli, preziosi, mobili e opere d’arte
  • Rendite, pensioni e crediti
  • Aziende agricole e commerciali, quote sociali, azioni o obbligazioni
  • Navi, imbarcazioni e aeromobili non legati ad aziende

L’importo dell’imposta di successione

L’ammontare dell’imposta di successione è un argomento spesso oggetto di discussione. L’ufficio fiscale la calcola in base ai dati forniti nella dichiarazione, tenendo conto di eventuali dichiarazioni sostitutive che consentono riduzioni o agevolazioni. Il pagamento dell’imposta deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione. Le aliquote dell’imposta variano a seconda del grado di parentela tra gli eredi e il defunto:

  • 4% per coniuge e parenti in linea retta con patrimonio superiore a 1.000.000 €
  • 6% per fratelli e sorelle con patrimonio superiore a 100.000 €
  • 6% per parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado, senza limite di valore
  • 8% per tutti gli altri soggetti, senza limite di valore

L’importo limite aumenta a 1.500.000 € per gli eredi con handicap grave riconosciuto.

All’imposta di successione vanno aggiunte le imposte ipotecaria e catastale, rispettivamente con aliquote del 2% e dell’1%, da applicare al valore imponibile degli immobili oggetto di trasmissione ereditaria.

Conclusioni

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale di notevole importanza e complessità. Si consiglia sempre di rivolgersi a professionisti specializzati in materia, come l’Avv. Cosimo Montinaro, specialmente quando si tratta di successioni con beni di valore. In questo modo, si evitano errori che potrebbero comportare sanzioni significative da parte del fisco. Prepararsi con cura e rispettare le scadenze è fondamentale per una gestione corretta della pratica di successione e del pagamento dell’imposta di successione.

Avv. Cosimo Montinaro

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