Il Tribunale di Caltanissetta si è pronunciato nel 2024 su un caso riguardante l’accesso al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso. La sentenza ha accolto la domanda di una donna che chiedeva di accedere al Fondo per ottenere il risarcimento stabilito in una precedente sentenza civile, nonostante il diniego iniziale del Comitato di solidarietà. Il giudice ha ritenuto che, pur non essendo la vittima del reato totalmente estranea ad ambienti criminali, il suo coinvolgimento nell’azione delittuosa fosse stato meramente accidentale, requisito sufficiente per consentire l’accesso al Fondo secondo la normativa vigente. La decisione offre importanti spunti interpretativi sui presupposti soggettivi richiesti per beneficiare di questa forma di tutela prevista per le vittime di mafia.
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INDICE
- ESPOSIZIONE DEI FATTI
- NORMATIVA E PRECEDENTI
- DECISIONE DEL CASO E ANALISI
- ESTRATTO DELLA SENTENZA
- SCARICA LA SENTENZA
ESPOSIZIONE DEI FATTI
La vicenda processuale trae origine dalla richiesta di una donna di accedere al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, istituito presso il Ministero dell’Interno.