sinistro stradale

Efficacia probatoria della confessione del conducente non proprietario in materia di sinistri stradali - Corte d'Appello Torino 2025

Efficacia probatoria della confessione del conducente non proprietario in materia di sinistri stradali – Corte d’Appello Torino 2025

La Corte d’Appello di Torino stabilisce che le dichiarazioni confessorie del conducente non proprietario in caso di sinistro stradale hanno efficacia vincolante solo nei suoi confronti, costituendo meri elementi indiziari per assicurazione e proprietario del veicolo. La sentenza chiarisce l’applicazione dell’articolo 144 del Codice delle Assicurazioni e dell’articolo 2733 del Codice Civile in tema di litisconsorzio e confessione giudiziale. Il caso evidenzia l’importanza dell’onere probatorio nei sinistri stradali e la necessità di prove concrete oltre alle semplici dichiarazioni confessorie per ottenere il risarcimento danni da responsabilità civile auto.

Efficacia probatoria della confessione del conducente non proprietario in materia di sinistri stradali – Corte d’Appello Torino 2025 Leggi di più »

Testimone fantasma nessun risarcimento se il testimone oculare sparisce per anni e ricompare solo in Tribunale - Corte d'Appello Salerno 2025

“Testimone fantasma”: nessun risarcimento se il testimone oculare sparisce per anni e ricompare solo in Tribunale – Corte d’Appello Salerno 2025

La Corte d’Appello di Salerno conferma il rigetto del risarcimento dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada per un sinistro mortale causato da presunto veicolo pirata. Il caso del “testimone fantasma” evidenzia come sia inattendibile chi sparisce dal luogo dell’incidente quando arrivano i Carabinieri e ricompare solo anni dopo in tribunale, senza spiegare come sia stato rintracciato. La sentenza stabilisce l’importanza dello standard probatorio rigoroso richiesto per ottenere indennizzi dal Fondo di Garanzia, dove non bastano testimonianze contraddittorie prive di riscontri oggettivi.

“Testimone fantasma”: nessun risarcimento se il testimone oculare sparisce per anni e ricompare solo in Tribunale – Corte d’Appello Salerno 2025 Leggi di più »

Assicurazione per conto altrui: Cassazione 2025 dichiara nulle le clausole che escludono l'assicurato dall'indennizzo

Assicurazione per conto altrui: Cassazione 2025 dichiara nulle le clausole che escludono l’assicurato dall’indennizzo

La Cassazione con sentenza del 2025 ha stabilito che nell’assicurazione per conto altrui sono nulle le clausole che attribuiscono al solo contraente il diritto di agire per l’indennizzo, escludendo l’assicurato. Il caso riguardava una polizza contro i danni da incendio stipulata da Alca Srl per un immobile di proprietà altrui. La Suprema Corte ha chiarito che l’articolo 1891 c.c. è inderogabile e che il diritto all’indennizzo spetta sempre al titolare dell’interesse assicurato, identificato a priori secondo il contratto. La decisione risolve definitivamente il contrasto giurisprudenziale, stabilendo principi fondamentali per il diritto assicurativo.

Assicurazione per conto altrui: Cassazione 2025 dichiara nulle le clausole che escludono l’assicurato dall’indennizzo Leggi di più »

Il Tribunale di Catanzaro ha condannato conducente e proprietario di veicolo al risarcimento di circa 160.000 euro per investimento pedonale mortale in retromarcia. La sentenza stabilisce importanti principi: il concorso causale tra trauma e patologie preesistenti riduce il risarcimento proporzionalmente (55% evento traumatico, 45% patologie pregresse); il danno terminale richiede prova rigorosa della lucidità della vittima; solo coniuge e figli diretti hanno diritto al risarcimento per perdita rapporto parentale senza prova specifica del rapporto affettivo, mentre altri congiunti devono dimostrare l'effettività della relazione. La quantificazione segue le Tabelle Milano 2024 con sistema a punti. Principi fondamentali per responsabilità civile da circolazione stradale e danno non patrimoniale.

Investimento pedonale in retromarcia genera risarcimento di 290.000 euro ridotto al 55% per concorso di patologie preesistenti – criteri rigorosi per danno terminale e perdita rapporto parentale – Tribunale di Catanzaro 2025

Il Tribunale di Catanzaro ha condannato conducente e proprietario di veicolo al risarcimento di circa 160.000 euro per investimento pedonale mortale in retromarcia. La sentenza stabilisce importanti principi: il concorso causale tra trauma e patologie preesistenti riduce il risarcimento proporzionalmente (55% evento traumatico, 45% patologie pregresse); il danno terminale richiede prova rigorosa della lucidità della vittima; solo coniuge e figli diretti hanno diritto al risarcimento per perdita rapporto parentale senza prova specifica del rapporto affettivo, mentre altri congiunti devono dimostrare l’effettività della relazione. La quantificazione segue le Tabelle Milano 2024 con sistema a punti. Principi fondamentali per responsabilità civile da circolazione stradale e danno non patrimoniale.

Investimento pedonale in retromarcia genera risarcimento di 290.000 euro ridotto al 55% per concorso di patologie preesistenti – criteri rigorosi per danno terminale e perdita rapporto parentale – Tribunale di Catanzaro 2025 Leggi di più »

Danno biologico terminale Tribunale di Ragusa riconosce 83 giorni di invalidità assoluta in caso di investimento pedonale mortale - Tribunale di Ragusa 2025

Danno biologico terminale: Tribunale di Ragusa riconosce 83 giorni di invalidità assoluta in caso di investimento pedonale mortale – Tribunale di Ragusa 2025

Il Tribunale di Ragusa ha emesso una sentenza innovativa sul danno biologico terminale, riconoscendo 83 giorni di invalidità temporanea assoluta per un totale di 9.545 euro in caso di investimento pedonale mortale. La decisione distingue chiaramente il danno biologico terminale dal danno catastrofale, applicando i principi delle Sezioni Unite n. 15350/2015. La consulenza medico-legale ha accertato il nesso causale tra politrauma e decesso, quantificando il periodo di invalidità assoluta in costanza di ricovero. Il danno è stato riconosciuto trasmissibile agli eredi legittimi secondo le quote successorie. La sentenza rappresenta un precedente fondamentale per la liquidazione del danno biologico terminale nella giurisprudenza italiana.

Danno biologico terminale: Tribunale di Ragusa riconosce 83 giorni di invalidità assoluta in caso di investimento pedonale mortale – Tribunale di Ragusa 2025 Leggi di più »

Micropermanenti da caduta su autobus stessi criteri di risarcimento della circolazione stradale - Cassazione Civile 2025

Micropermanenti da caduta su autobus: stessi criteri di risarcimento della circolazione stradale – Cassazione Civile 2025

La Cassazione Civile con ordinanza del 2025 ha stabilito un principio rivoluzionario: le micropermanenti derivanti da cadute su autobus pubblici devono essere risarcite applicando i criteri dell’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni, gli stessi previsti per gli incidenti stradali. La Suprema Corte ha chiarito che l’elemento determinante è il collegamento eziologico con la circolazione stradale, non il titolo di responsabilità (contrattuale vs extracontrattuale). Il caso riguardava una passeggera caduta per brusca manovra del conducente, con invalidità permanente del 3-4%. La decisione elimina disparità di trattamento risarcitorio e garantisce uniformità nei criteri di liquidazione delle micropermanenti per tutti i danni derivanti dalla circolazione di veicoli a motore.

Micropermanenti da caduta su autobus: stessi criteri di risarcimento della circolazione stradale – Cassazione Civile 2025 Leggi di più »

Art. 2051 c.c. e interruzione del nesso causale condotta imprudente del danneggiato esclude responsabilità del custode - Tribunale di Torino 2025

Art. 2051 c.c. e interruzione del nesso causale: condotta imprudente del danneggiato esclude responsabilità del custode – Tribunale di Torino 2025

Il Tribunale di Torino ha stabilito che la condotta imprudente del danneggiato può interrompere completamente il nesso causale ex art. 2051 c.c., escludendo la responsabilità del custode. La pronuncia riguarda un incidente in un parco pubblico dove un cittadino è caduto in una presa d’aria priva di grata ma segnalata da transenna. I giudici hanno rilevato contraddizioni nella ricostruzione dei fatti e hanno sottolineato che in condizioni di scarsa visibilità è richiesta maggiore diligenza. La presenza di misure di segnalazione, pur imperfette, esclude la configurabilità di un pericolo occulto, rendendo la condotta imprudente causa esclusiva del danno.

Art. 2051 c.c. e interruzione del nesso causale: condotta imprudente del danneggiato esclude responsabilità del custode – Tribunale di Torino 2025 Leggi di più »

🚗 Guida in Stato di Ebbrezza o Sotto l'Effetto di Stupefacenti Conseguenze Penali e Strategie Difensive in Caso di Incidente

🚗 Guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti: conseguenze penali e strategie difensive in caso di incidente

📋 Indice 🎯 Introduzione: Un Panorama Normativo in Continua Evoluzione Il diritto penale della circolazione stradale ha subito negli ultimi anni trasformazioni profonde che hanno reso sempre più complesso

🚗 Guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti: conseguenze penali e strategie difensive in caso di incidente Leggi di più »

Responsabilità nel Crossfit l'imprudenza dell'atleta costituisce caso fortuito ed esclude il risarcimento della palestra - Tribunale di Lodi, 2025

Responsabilità nel Crossfit: l’imprudenza dell’atleta costituisce caso fortuito ed esclude il risarcimento della palestra – Tribunale di Lodi, 2025

Il Tribunale di Lodi ha escluso la responsabilità di una palestra CrossFit per l’infortunio subito da un atleta durante l’esecuzione di un esercizio agli anelli. L’imprudenza dell’atleta, che ha ignorato il divieto espresso degli istruttori, costituisce caso fortuito idoneo a interrompere il nesso causale. La sentenza analizza approfonditamente la responsabilità contrattuale del gestore di impianti sportivi e la responsabilità per cose in custodia, chiarendo che le strutture sportive non sono tenute a impedire fisicamente comportamenti imprudenti degli iscritti che violano deliberatamente le regole di sicurezza.

Responsabilità nel Crossfit: l’imprudenza dell’atleta costituisce caso fortuito ed esclude il risarcimento della palestra – Tribunale di Lodi, 2025 Leggi di più »

Torna in alto
📚 🔍
🔍