Sinistro stradale mortale: come si calcola il risarcimento del danno?

Sinistro stradale mortale: come si calcola il risarcimento del danno?

In caso di sinistro stradale mortale, i parenti della vittima hanno diritto al risarcimento del danno non patrimoniale. In questo articolo, si analizzano i criteri di individuazione e quantificazione di tale danno.

Introduzione

Un sinistro stradale mortale è un evento traumatico che può avere un impatto devastante sulla vita dei parenti della vittima. Oltre al dolore per la perdita, questi ultimi devono affrontare anche le difficoltà economiche derivanti dalla scomparsa del congiunto.

Per fortuna, la legge italiana riconosce ai parenti il diritto di ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale subito. Tale danno comprende le sofferenze morali, le perdite affettive e le ripercussioni economiche subite dai parenti a causa della morte del congiunto.

L’importo del risarcimento è determinato in base a una serie di fattori, tra cui:

  • Il rapporto di parentela tra la vittima e il congiunto: i parenti più stretti, come il coniuge, i figli e i genitori, hanno diritto a un risarcimento più elevato.
  • L’età della vittima: il risarcimento è maggiore se la vittima era giovane e aveva ancora una lunga vita davanti a sé.
  • Le circostanze dell’incidente: il risarcimento è maggiore se l’incidente è stato causato da una grave negligenza o da un comportamento doloso.

Il Tribunale di Milano ha pubblicato le tabelle 2021 che forniscono delle linee guida per calcolare l’importo del risarcimento. Tuttavia, è importante ricordare che il risarcimento non è in re ipsa, ovvero non è dovuto automaticamente. I parenti della vittima devono dimostrare di aver effettivamente subito un danno non patrimoniale.

a quanto ammonta il risarcimento del danno?

Le Tabelle del Tribunale di Milano prevedono dettagliatamente l’importo dovuto per la morte del congiunto:

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