Assegnazione della casa familiare: opponibilità ai terzi e priorità della trascrizione

Assegnazione della casa familiare: opponibilità ai terzi e priorità della trascrizione

Premessa

L’assegnazione della casa familiare rappresenta un tema complesso nel panorama giuridico italiano, con implicazioni significative in caso di esecuzione immobiliare. In questo articolo, analizziamo la natura giuridica del diritto del coniuge assegnatario, l’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di opponibilità ai terzi, e il ruolo della trascrizione.

Natura giuridica del diritto del coniuge assegnatario

La dottrina e la giurisprudenza si sono confrontate sulla qualificazione giuridica del diritto del coniuge assegnatario. La tesi prevalente lo configura come un diritto personale di godimento atipico, scaturente da un provvedimento giudiziale volto a regolare i rapporti patrimoniali della famiglia. La sua funzione primaria è tutelare la prole e consentire al coniuge assegnatario un risparmio sulle spese di locazione.

Opponibilità ai terzi: evoluzione normativa e giurisprudenziale

L’opponibilità del provvedimento di assegnazione ai terzi ha conosciuto un’evoluzione normativa e giurisprudenziale complessa.

  • Legge n. 151 del 1975: nessuna specifica previsione.
  • Legge n. 74 del 1987: l’assegnazione trascritta è opponibile al terzo acquirente (art. 11 n. 6).
  • Contrasto giurisprudenziale:
    • Primo orientamento: opponibilità anche se non trascritta entro il novennio (art. 1599 c.c.).
    • Secondo orientamento: opponibilità solo se trascritta.
  • Cassazione Sezioni Unite, sentenza n. 11096 del 2002:
    • Prevalenza del diritto all’abitazione del nucleo familiare per 9 anni.
    • Trascrizione non necessaria.
  • Legge n. 54 del 2006: introduzione dell’art. 155 quater c.c.
    • Trascrivibilità del provvedimento di assegnazione e revoca (art. 2643 c.c.).
  • D.Lgs. n. 154 del 2013: nuovo art. 337 sexies c.c.
    • Conferma della trascrivibilità ai sensi dell’art. 2643 c.c.

Priorità della trascrizione

Attualmente, l’opponibilità ai terzi dell’assegnazione della casa familiare è subordinata alla trascrizione del provvedimento. Tale scelta, seppur volta a tutelare i terzi acquirenti, può esporre il coniuge assegnatario a rischi. La dottrina ha ipotizzato l’estensione della trascrizione anche alla domanda giudiziale di assegnazione, con alcune pronunce che hanno riconosciuto un’anticipazione di tutela al coniuge assegnatario.

Conclusioni

L’assegnazione della casa familiare presenta aspetti complessi, soprattutto in relazione all’opponibilità ai terzi. La trascrizione rappresenta un elemento chiave, ma la tutela del coniuge assegnatario rimane un tema di attenzione e dibattito.

Avv. Cosimo Montinaro

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