Assegno di mantenimento per i figli: criteri per la quantificazione

Assegno di mantenimento per i figli: criteri per la quantificazione

introduzione

La Cassazione civile, con sentenza n. 17824/2022, ha stabilito i criteri per la quantificazione dell’assegno di mantenimento per i figli di coppie coniugate.

Secondo la Corte, l’assegno deve essere stabilito in proporzione al reddito dei genitori, tenendo conto delle esigenze dei figli, del tenore di vita durante la convivenza, dei tempi di permanenza presso ciascun genitore e della valenza economica dei compiti domestici e di cura.

In particolare, la Cassazione ha sottolineato l’importanza di considerare le risorse economiche dei genitori, sia in termini di reddito che di patrimonio. Inoltre, ha affermato che il giudice deve valutare i tempi di permanenza dei figli presso ciascun genitore, al fine di determinare la quota di contributo a carico di ciascuno.

La sentenza della Cassazione è un importante punto di riferimento per le questioni di mantenimento dei figli. Essa fornisce criteri chiari e concreti per la quantificazione dell’assegno, che possono aiutare i genitori a raggiungere un accordo equo e a tutelare i diritti dei figli.

Assegno di mantenimento per i figli: criteri per la quantificazione

Alcuni dei fattori da considerare per la quantificazione dell’assegno di mantenimento sono:

  • Reddito dei genitori: l’assegno deve essere stabilito in proporzione al reddito dei genitori, in modo che entrambi contribuiscano in base alle proprie disponibilità economiche.
  • Esigenze dei figli: l’assegno deve essere sufficiente a soddisfare le esigenze dei figli, come il cibo, l’abbigliamento, l’istruzione, la salute e le attività ricreative.
  • Tenore di vita durante la convivenza: l’assegno deve essere commisurato al tenore di vita che i figli avevano durante la convivenza dei genitori.
  • Tempi di permanenza presso ciascun genitore: il giudice deve valutare i tempi di permanenza dei figli presso ciascun genitore, al fine di determinare la quota di contributo a carico di ciascuno.
  • Valenza economica dei compiti domestici e di cura: il giudice deve valutare la valenza economica dei compiti domestici e di cura svolti dal genitore che ha la responsabilità principale dell’assistenza dei figli.

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Avv. Cosimo Montinaro

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