Cancellazione Centrale rischi: ricorso ex art. 700 c.p.c.

Cancellazione Centrale rischi: ricorso ex art. 700 c.p.c.

L’iscrizione alla Centrale Rischi può avere gravi conseguenze per i soggetti segnalati, in particolare per gli imprenditori, che possono vedersi rifiutati i finanziamenti bancari. In questi casi, è possibile ricorrere al Tribunale per ottenere la cancellazione dalla Centrale Rischi.

Ammissibilità del ricorso ex art. 700 c.p.c.:

La giurisprudenza ha riconosciuto l’ammissibilità del ricorso ex art. 700 c.p.c. anche nei casi in cui la domanda cautelare abbia ad oggetto la cancellazione dalla Centrale Rischi.

In particolare, il Tribunale di Brescia, con ordinanza del 01.04.2021, ha ribadito che la tale tutela cautelare è ammissibile:

… l’area di operatività del rimedio di cui all’art. 700 c.p.c. si è notevolmente estesa negli ultimi anni per effetto dell’interpretazione invalsa nella giurisprudenza, che ha ammesso il ricorso alla tutela urgente contemplata dalla predetta disposizione non solo a tutela di diritti assoluti, bensì anche a tutela di diritti relativi, quali crediti pecuniari – nella misura in cui la realizzazione di tali crediti consenta al loro titolare il godimento di una situazione di libertà oppure la soddisfazione di bisogni primari, ovvero risulti necessaria ad assicurare il bene della “esistenza libera e dignitosa”, potendo derivare dal loro ritardato soddisfacimento un pregiudizio non altrimenti riparabile (cfr. Cass., sez. L, 2 settembre 1997, n. 8373; Trib. Catanzaro, Sez. II, Ord., 10 febbraio 2012) – nella specifica materia del contenzioso relativo alla Centrale rischi, l’orientamento prevalente, non solo, reputa pienamente ammissibile il ricorso ex art. 700 c.p.c. avente ad oggetto una domanda di cancellazione dal sistema della Centrale Rischi, ma, con riferimento alla cautela chiesta da una società commerciale che assuma di essere stata lesa da una segnalazione indebita della banca, reputa addirittura che il requisito del periculum in mora sia una conseguenza automatica della stessa segnalazione illegittima, poiché ricollega a questa l’impossibilità (o la notevole maggiore difficoltà) di accedere al credito bancario, eventualità che all’evidenza per un imprenditore può comportare pregiudizi irreparabili (Trib. Milano 30.6.2018; Trib Cuneo 19.7.2017)

Valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora:

Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l’accoglimento del ricorso cautelare, dovrà valutare la sussistenza del fumus boni iuris, ossia della probabilità di accoglimento della domanda di merito, e del periculum in mora, ossia del rischio che dal ritardo nell’adozione del provvedimento cautelare possa derivare un pregiudizio grave e irreparabile.

Provvedimento cautelare:

In particolare, il provvedimento cautelare potrà disporre la cancellazione della posizione dalla Centrale Rischi, oppure la sospensione dell’efficacia della segnalazione.

Conclusione:

La tutela cautelare ex art. 700 c.p.c. può essere un valido strumento per i soggetti che si trovano in una situazione di illegittimità o di pregiudizio grave irreparabile a causa di una segnalazione alla Centrale Rischi.

Avv. Cosimo Montinaro

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