Come calcolare il danno da perdita della capacità lavorativa specifica: guida pratica

Come calcolare il danno da perdita della capacità lavorativa specifica: guida pratica

Il calcolo del danno da perdita della capacità lavorativa specifica rappresenta uno degli aspetti più complessi nella valutazione dei danni da lesioni personali. Questa guida analizza una sentenza illuminante della Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha fatto definitiva chiarezza sui criteri da applicare.

Basandosi sugli orientamenti della Cassazione, l’articolo illustra passo-passo la procedura per quantificare in modo scientifico e oggettivo questo tipo di danno patrimoniale futuro. Vengono esaminati i fattori da considerare, i coefficienti da utilizzare e viene fornito un esempio pratico di calcolo.

Per gli operatori del diritto, consulenti tecnici e quanti desiderano approfondire la materia, questo articolo costituisce una risorsa indispensabile per determinare correttamente il risarcimento spettante in caso di compromissione della capacità lavorativa.


La perdita della capacità lavorativa specifica rappresenta una delle voci di danno patrimoniale futuro più rilevanti in caso di lesioni personali. La sua corretta quantificazione è cruciale per garantire un risarcimento equo e completo alla vittima. In una sentenza (R.G. n. 318/2015), la Corte di Appello di Reggio Calabria ha fornito importanti indicazioni su come procedere a tale calcolo.

Secondo la Corte, in linea con l’orientamento della Cassazione, “il danno patrimoniale futuro da perdita della capacità lavorativa specifica, in applicazione del principio dell’integralità del risarcimento sancito dall’artt. 1223 c.c., deve essere liquidato moltiplicando il reddito perduto per un adeguato coefficiente di capitalizzazione, utilizzando quali termini di raffronto, da un lato, la retribuzione media dell’intera vita lavorativa della categoria di pertinenza, desunta da parametri di rilievo normativi o altrimenti stimata in via equitativa, e, dall’altro, coefficienti di capitalizzazione di maggiore affidamento, in quanto aggiornati e scientificamente corretti, quali, ad esempio, quelli approvati con provvedimenti normativi per la capitalizzazione delle rendite previdenziali o assistenziali oppure quelli elaborati specificamente nella materia del danno aquiliano” ( Cass. 10499/2017; Cass. n. 16913/2019; Cass. n. 7821/2022; Cass. n. 9002/2022)

Nel determinare il danno da perdita della capacità lavorativa, si dovrà tenere conto oltre che di tutte le retribuzioni, anche di tutti gli accessori e probabili incrementi anche pensionistici (cfr. Cass. n. 28071/2020).

La procedura per quantificare il ristoro del danno da perdita della capacità lavorativa specifica prevede i seguenti passaggi:

La formula completa per il calcolo della perdita di capacità lavorativa

R x C x P – S

La procedura per quantificare il ristoro del danno patrimoniale futuro prevede i seguenti passaggi:

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