Coppie di fatto: nessuna pensione di reversibilità senza unione civile formalizzata

Coppie di fatto: nessuna pensione di reversibilità senza unione civile formalizzata

La Cassazione, con l’ordinanza n. 8241 del 14 marzo 2022, ha emesso una sentenza che getta luce sul delicato tema della pensione di reversibilità per le coppie di fatto. In questo articolo, esploreremo i dettagli della decisione, le norme di legge coinvolte e le sue implicazioni sulla previdenza sociale.

La Decisione della Cassazione: Unione Civile Formalizzata Necessaria

La pronuncia della Cassazione è chiara: per percepire la pensione di reversibilità, è necessaria una unione civile formalizzata. Ciò implica che la mera convivenza tra le persone coinvolte non è sufficiente per godere di questo trattamento previdenziale. La sentenza, emessa il 16 marzo 2022, ha implicazioni significative per le coppie di fatto, definendo i requisiti per accedere alla pensione di reversibilità.

Norme di Legge Coinvolte: Matrimonio, Unione Civile, Convivenza Riconosciuta

Secondo l’ordinanza della Cassazione, le coppie di fatto possono accedere alla pensione di reversibilità solo se soddisfano una delle seguenti formalità:

  • Matrimonio
  • Unione Civile
  • Convivenza riconosciuta al comune

Questa decisione, derivante dall’assenza di una normativa italiana che riconosca il diritto alla pensione di reversibilità per il partner superstite nelle coppie di fatto, è stata supportata dalla Cassazione, che ha respinto un ricorso presentato da una donna il cui partner era deceduto prima dell’entrata in vigore della legge sulle unioni civili del 2016.

Analisi della Decisione: Discriminazione o Applicazione delle Leggi Vigenti?

La decisione della Cassazione solleva il dibattito sulla presunta discriminazione nei confronti delle coppie di fatto. La richiedente aveva lamentato la mancanza di diritto alla pensione di reversibilità, equiparando la sua relazione stabile a quella dei coniugi. La Corte, tuttavia, ha respinto il ricorso, sottolineando l’assenza di discriminazione e applicando il principio di irretroattività della legge del 2016.

Implicazioni Pratiche: Retroattività e Limiti Temporali

La Cassazione ha chiarito che la legge sulle unioni civili del 2016 non può essere applicata retroattivamente. Pertanto, le coppie di fatto che hanno vissuto insieme prima di tale legge non possono richiedere la pensione di reversibilità in base a questa normativa. La decisione sottolinea che la convivenza, la richiesta di pensione e il decesso del pensionato devono essere avvenuti dopo l’entrata in vigore della legge per poter beneficiare della pensione di reversibilità.

Conclusioni e Considerazioni Finali

In conclusione, la sentenza della Cassazione del 14 marzo 2022 stabilisce chiaramente che per le coppie di fatto, la pensione di reversibilità non è disponibile in assenza di un’unione civile formalizzata regolarmente. La decisione evidenzia la necessità di una chiara formalità legale per garantire i diritti previdenziali. La discussione continua sulla possibile discriminazione e sulla necessità di riforme in materia di previdenza sociale.

Avv. Cosimo Montinaro

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