Collazione per imputazione: cos’è, come funziona, e quali sono i requisiti

Collazione per imputazione: cos’è, come funziona, e quali sono i requisiti

Introduzione

In caso di successione, i beni del defunto (de cuius) vengono ripartiti tra i suoi eredi. Tuttavia, può accadere che uno o più eredi abbiano ricevuto in vita dal de cuius delle donazioni. In questo caso, la legge prevede che gli eredi donatari debbano conferire alla massa ereditaria il valore delle donazioni ricevute.

La collazione può essere effettuata in natura, ovvero restituendo i beni donati, oppure per imputazione, ovvero versando alla massa ereditaria una somma di denaro equivalente al valore dei beni donati.

La collazione per imputazione

La collazione per imputazione è la forma più frequente di collazione. In questo caso, il donatario non è tenuto a restituire i beni donati, ma deve versare alla massa ereditaria una somma di denaro equivalente al loro valore.

Il valore dei beni donati deve essere determinato al momento dell’apertura della successione. Se i beni donati sono ancora in possesso del donatario, il loro valore è quello di mercato. Se i beni donati sono stati alienati dal donatario, il loro valore è quello ricavato dalla vendita.

La collazione per imputazione ha come effetto di ridurre la quota ereditaria del donatario in proporzione al valore della donazione ricevuta.

Requisiti della collazione per imputazione

La collazione per imputazione è possibile solo se sono soddisfatti i seguenti requisiti:

  • La donazione deve essere stata fatta in vita dal de cuius.
  • La donazione deve essere stata fatta a favore di uno degli eredi.
  • La donazione deve essere stata fatta a titolo gratuito.

Conseguenze della collazione per imputazione

La collazione per imputazione ha le seguenti conseguenze:

  • Il donatario è tenuto a versare alla massa ereditaria una somma di denaro equivalente al valore dei beni donati.
  • Il valore dei beni donati viene imputato alla quota ereditaria del donatario.
  • La quota ereditaria del donatario viene ridotta in proporzione al valore della donazione ricevuta.

MASSIMA Cassazione civile, ordinanza n. 4671 del 14.02.2022

In altri termini, la collazione per imputazione costituisce, di fatto, una fictio iuris, per effetto della quale il coerede che, a seguito di donazione operata in vita dal de cuius, abbia già anticipatamente ricevuto una parte dei beni a lui altrimenti destinati solo con l’apertura della successione, ha diritto a ricevere beni ereditari in misura ridotta rispetto agli altri coeredi, tenuto conto del valore di quanto precedentemente donatogli determinato al detto momento dell’apertura della successione, senza che i beni oggetto della collazione tornino materialmente e giuridicamente a far parte della massa ereditaria, incidendo i medesimi esclusivamente nel computo aritmetico delle quote da attribuire ai singoli coeredi secondo la misura del diritto di ciascuno (cfr. Sez. 2, Sentenza n. 14553 del 30/07/2004 Rv. 575113)“.

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Avv. Cosimo Montinaro

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