Mobbing sul luogo di lavoro: cos’è?

Mobbing sul luogo di lavoro: cos’è?

Il termine “mobbing” ha radici nell’inglese “to mob,” che significa “aggredire” o “attaccare“. Nel contesto lavorativo, il mobbing si riferisce a una serie di comportamenti aggressivi e persecutori attuati sul luogo di lavoro, mirati a colpire ed emarginare il lavoratore che ne è vittima. Nonostante l’assenza di una legge specifica dedicata a questo fenomeno, l’ordinamento giuridico offre diversi strumenti di tutela.

Definizione del Mobbing

Il mobbing è stato inizialmente studiato da sociologi e psicologi per poi trovare rilievo anche nelle aule di tribunale. In assenza di una normativa specifica, la giurisprudenza ha definito il mobbing come una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere da colleghi, superiori o dal datore di lavoro. Questi comportamenti hanno l’intento di perseguire ed emarginare la vittima, con l’obiettivo di escluderla dal gruppo di lavoro.

Le condotte di mobbing possono manifestarsi in varie forme, tra cui isolamento, esclusione da attività aziendali, violenza verbale o fisica, discriminazioni, e altro ancora. Ciò che unifica queste azioni è l’intento vessatorio del persecutore, noto anche come “mobber” e la natura sistematica e prolungata delle aggressioni.

Mobbing Orizzontale e Verticale

Il mobbing può manifestarsi in diverse forme, a seconda dei soggetti coinvolti e della loro posizione gerarchica. Si distinguono due tipologie principali:

  1. Mobbing Verticale:
    • Mobbing Discendente: Quando i comportamenti aggressivi provengono dal datore di lavoro o da un superiore gerarchico.
    • Mobbing Ascendente: Quando è un lavoratore di livello inferiore ad attaccare un superiore.
  2. Mobbing Orizzontale:
    • Quando la condotta persecutoria è posta in essere da colleghi dello stesso livello gerarchico della vittima.

Elementi Costitutivi del Mobbing

La giurisprudenza, come chiarito dalla Cassazione Civile, ha individuato gli elementi costitutivi del mobbing:

  1. Comportamenti Persecutori: Sia illeciti che leciti, ma vessatori quando considerati nell’insieme.
  2. Evento Lesivo: Dannoso per la salute, la personalità o la dignità del dipendente.
  3. Nesso di Causalità: Tra le condotte persecutorie e il pregiudizio subito.
  4. Elemento Soggettivo: L’intento persecutorio che lega i singoli comportamenti ostili.

Normativa di Riferimento

In Italia, non esiste una disciplina specifica sul mobbing, ma diverse norme tutelano la salute e il benessere dei lavoratori. A livello costituzionale, si citano gli articoli 2, 3, 4, 32, 35, e 41 della Costituzione. A livello di legge ordinaria, il codice civile, in particolare gli articoli 2087, 2103, 1175, 1375, 2043, e 2049, fornisce strumenti di tutela.

Altre fonti di tutela includono la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), il D.Lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna), e il D.Lgs. 81/2008 (Testo unico per la sicurezza sul lavoro).

Mobbing Come Reato

Sebbene la legislazione attuale non contempli un reato specifico di mobbing, alcuni comportamenti persecutori possono integrare fattispecie criminose. Si ipotizzano reati come maltrattamenti, violenza privata, minaccia, lesioni personali, violenza sessuale, molestia o disturbo alle persone, e abuso d’ufficio.

Risarcimento dei Danni

Il lavoratore vittima di mobbing ha diritto al risarcimento dei danni subiti. Le modalità per ottenerlo variano a seconda della responsabilità contrattuale o extracontrattuale. La responsabilità contrattuale si basa sulla violazione degli obblighi derivanti dal contratto di lavoro, mentre la responsabilità extracontrattuale richiede la dimostrazione di un comportamento colposo o doloso.

Azioni Legalmente Consentite

Per contrastare il mobbing, il lavoratore può intraprendere diverse azioni legali:

  1. Denuncia alle Autorità Competenti: Presentazione di una denuncia presso l’ispettorato del lavoro o le autorità competenti.
  2. Azioni Giudiziarie: Rivolgersi al giudice del lavoro per ottenere la cessazione del mobbing e il risarcimento dei danni.
  3. Conciliazione: Tentativo di risolvere la controversia mediante procedimenti di mediazione o conciliazione.

Ruolo dell’Avvocato

La consulenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro è fondamentale per affrontare il problema del mobbing. L’avvocato può guidare il lavoratore attraverso le fasi del processo legale, raccogliere prove, valutare la solidità della causa, e fornire assistenza nelle trattative per un risarcimento.

Conclusioni

Il mobbing è un fenomeno serio che può avere gravi conseguenze sulla salute e sulla vita professionale di un individuo. Pur non essendo disciplinato da una legge specifica, il quadro normativo italiano offre strumenti di tutela che consentono ai lavoratori vittime di mobbing di difendersi legalmente. La consulenza di un avvocato specializzato è essenziale per affrontare con successo questa sfida e ottenere giustizia. La consapevolezza dei propri diritti e delle vie legali disponibili è fondamentale per contrastare efficacemente il mobbing sul luogo di lavoro.

Avv. Cosimo Montinaro

(avvocato del lavoro)

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