Nullità Euribor: la Cassazione sconvolge il mondo dei mutui

Nullità Euribor: la Cassazione sconvolge il mondo dei mutui

Il recente scandalo sulla manipolazione del tasso Euribor ha scosso il mondo finanziario, gettando un’ombra sui contratti di mutuo, leasing e derivati conclusi negli anni della presunta intesa illecita. Con una sentenza storica, la Corte di Cassazione ha affrontato le conseguenze di questa colossale frode, dichiarando la nullità del tasso Euribor per il periodo 2005-2008. Questa decisione potrebbe aprire le porte a un mare di richieste di risarcimento da parte di mutuatari e utilizzatori di prodotti finanziari legati a quell’indice di riferimento manipolato. Ma quali sono le reali implicazioni di questa pronuncia rivoluzionaria? Come possono i consumatori tutelarsi e quali prospettive si profilano per il futuro? Continuate a leggere per scoprirlo.

INDICE

  1. COS’È L’EURIBOR E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE
  2. IL CASO DELLA MANIPOLAZIONE DELL’EURIBOR
  3. LA STORICA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
  4. MASSIMA RISOLUTIVA SULLA NULLITÀ DEL TASSO EURIBOR
  5. CONSEGUENZE PRATICHE E PROSPETTIVE FUTURE

1. COS’È L’EURIBOR E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE

L’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) è il principale tasso di riferimento per il mercato monetario dell’euro, utilizzato come parametro per determinare gli interessi di milioni di mutui, leasing, obbligazioni e altri prodotti finanziari nell’Eurozona. Questo indice sintetico viene calcolato quotidianamente dalla European Money Markets Institute sulla base dei tassi di interesse applicati dalle principali banche per i prestiti interbancari a breve termine in euro.

L’importanza dell’Euribor è cruciale: qualsiasi manipolazione di questo tasso avrebbe un impatto diretto sui costi dei finanziamenti per imprese e famiglie, con conseguenze potenzialmente disastrose per l’economia reale.

2. IL CASO DELLA MANIPOLAZIONE DELL’EURIBOR

Nel 2016, un’inchiesta giornalistica della trasmissione “Striscia la Notizia” aveva sollevato il caso della presunta manipolazione dell’Euribor da parte di quattro grandi istituti bancari europei: Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e un altro istituto francese. Secondo le accuse, nel periodo 2005-2008 questi colossi avrebbero segretamente concordato di alterare i tassi applicati ai prestiti interbancari, facendo lievitare artificialmente l’Euribor allo scopo di aumentare i propri profitti.

Le conseguenze di questa supposta frode sarebbero state devastanti per milioni di mutuatari e utilizzatori di prodotti finanziari indicizzati all’Euribor, che si sarebbero ritrovati a pagare rate e canoni gonfiati in maniera illecita.

3. LA STORICA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

Nel dicembre 2023, la Corte di Cassazione è intervenuta con una sentenza epocale (n. 34889/2023) che ha confermato le anticipazioni giornalistiche, dichiarando la nullità del tasso Euribor per il periodo 2005-2008 a causa dell’accertata intesa illecita anticoncorrenziale.

I Supremi Giudici hanno accolto il ricorso di un mutuatario, stabilendo che qualsiasi forma di distorsione della concorrenza, anche mediante comportamenti non negoziali, costituisce violazione della normativa antitrust italiana ed europea (artt. 2 L. 287/1990 e 101 TFUE). Pertanto, i contratti bancari conclusi in quel periodo applicando i tassi Euribor manipolati devono considerarsi nulli, aprendo la strada a potenziali azioni risarcitorie.

4. MASSIMA RISOLUTIVA SULLA NULLITÀ DEL TASSO EURIBOR

Qualsiasi forma di distorsione della competizione di mercato, in qualunque forma essa venga posta in essere, costituisce comportamento rilevante ai fini dell’accertamento della violazione dell’art. 2 della legge antitrust; pertanto, i contratti a valle che costituiscano applicazione delle intese illecite concluse a monte raggiungono il divieto di cui alla L. n. 287 del 1990, art. 2.” (Cass. civ., Sez. III, 13/12/2023, n. 34889)

5. CONSEGUENZE PRATICHE E PROSPETTIVE FUTURE

La decisione della Cassazione potrebbe innescare una vera e propria “bomba ad orologeria” nel settore bancario e finanziario. Milioni di mutuatari, utilizzatori di leasing e investitori in derivati indicizzati all’Euribor potrebbero ora avanzare richieste di risarcimento per le somme ingiustamente pagate tra il 2005 e il 2008 a causa dei tassi manipolati. Le stime indicano che, per ogni 100.000 euro di debito, si potrebbero recuperare circa 5.000 euro.

Tuttavia, i tempi di prescrizione decennali dall’ultima rata pagata potrebbero rappresentare un ostacolo per molti. Inoltre, si prospetta un contenzioso di massa che rischia di mandare in tilt il sistema giudiziario.

In ogni caso, la sentenza costituisce un importante precedente nella lotta contro le frodi finanziarie e nell’affermazione dei diritti dei consumatori. Potrebbe inoltre stimolare ulteriori azioni legali volte a sanzionare altre forme di distorsione dei mercati, rafforzando la fiducia nell’integrità del sistema bancario.

Avv. Cosimo Montinaro

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