Tutela dei crediti familiari dopo la riforma Cartabia: guida completa

Tutela dei crediti familiari dopo la riforma Cartabia: guida completa

Premessa:

Come noto, la tutela dei crediti familiari, ossia di quei diritti di natura economica che nascono all’interno del nucleo familiare, assume un’importanza fondamentale per la garanzia del benessere dei suoi componenti. La legge italiana prevede diverse forme di tutela, volte a contemperare le esigenze del creditore con quelle del debitore, tenendo conto della peculiarità dei rapporti familiari.

Strumenti di tutela:

In particolare, due sono gli strumenti principali di tutela esecutiva dei crediti familiari:

  • Espropriazione forzata: si tratta del sistema generale di riscossione dei crediti previsto dal codice di procedura civile. L’espropriazione forzata può essere attuata attraverso diverse forme, come il pignoramento mobiliare, immobiliare o presso terzi. Tuttavia, questo sistema si presta poco per le obbligazioni familiari, a causa della loro natura periodica e futura.
  • Strumenti di tutela privilegiata: si tratta di strumenti speciali, previsti per la tutela dei crediti familiari, che derogano al sistema generale dell’espropriazione forzata. Questi strumenti sono stati concepiti per rispondere alle specificità dei rapporti di famiglia, garantendo un recupero del credito più rapido ed efficace. Tra questi strumenti, ricordiamo il sequestro e la distrazione del reddito.

Caratteristiche dei crediti familiari:

Le obbligazioni familiari, a differenza di quelle ordinarie, presentano alcune caratteristiche peculiari che le rendono difficilmente esigibili con le forme esecutive tradizionali. In primo luogo, si tratta spesso di obbligazioni future e periodiche, come l’assegno di mantenimento per il coniuge o per i figli. Immaginiamo un genitore obbligato a versare un assegno di mantenimento mensile di 500 euro al figlio. Se il genitore non adempie, il creditore, con l’espropriazione forzata tradizionale, dovrebbe attivarsi ogni mese per recuperare la somma. Questo scenario risulta chiaramente poco agevole e dispendioso. In secondo luogo, l’inadempimento di queste obbligazioni può causare un pregiudizio irreparabile al beneficiario, in quanto incide sulla sua capacità di mantenere un adeguato tenore di vita. Basti pensare ad un figlio che non riceve l’assegno di mantenimento dal genitore: la sua sussistenza potrebbe essere messa a rischio.

Riforma Cartabia:

La riforma Cartabia, entrata in vigore nel 2023, ha apportato significative modifiche alla disciplina degli strumenti di tutela privilegiata dei crediti familiari. L’obiettivo principale della riforma è stato quello di rendere la disciplina più organica e generale, superando la frammentazione normativa preesistente. Prima della riforma, infatti, le norme relative al sequestro e alla distrazione del reddito erano sparse in diversi codici e leggi speciali, creando confusione e incertezza applicativa.

Novità introdotte dalla riforma:

Le principali novità introdotte dalla riforma Cartabia in materia di tutela esecutiva dei crediti familiari possono essere così riassunte:

  • Art. 473-bis.36 c.p.c.: il creditore può chiedere il sequestro dei beni del debitore anche in via preventiva, senza attendere l’inadempimento. Questo aspetto è particolarmente rilevante, in quanto consente di anticipare eventuali azioni elusive del debitore volte a sottrarre i propri beni al recupero del credito.
  • Applicabilità generale: la nuova disciplina si applica a tutti i provvedimenti, anche temporanei, e non solo a quelli in materia di separazione, divorzio e figli nati fuori dal matrimonio. In precedenza, la disciplina era applicata in maniera disomogenea a seconda del tipo di credito familiare.
  • Titolo per l’iscrizione di ipoteca giudiziale: i provvedimenti di cui all’art. 473-bis.36 c.p.c. costituiscono titolo per l’iscrizione di ipoteca giudiziale. Questa novità rafforza ulteriormente la tutela del creditore, poiché gli consente di iscrivere un vincolo sui beni del debitore, garantendo così il proprio credito.
  • Distrazione del credito: la disciplina della distrazione del credito è stata rimodellata, mutuando la disciplina dal vecchio art. 8, commi 3 e 4, l. div.

Distrazione del credito:

La distrazione del credito è un particolare strumento di tutela che consente al creditore di ottenere il pagamento del proprio credito direttamente da un terzo che è tenuto a versare somme di denaro al debitore. Il procedimento si articola in diverse fasi:

1. Messa in mora del debitore.

2. Inadempimento del debitore per almeno 30 giorni.

3. Notifica al terzo del provvedimento (o dell’accordo di negoziazione assistita) in cui è stabilita la misura dell’assegno.

4. Richiesta al terzo del versamento diretto delle somme dovute.

5. Azione esecutiva diretta nei confronti del terzo in caso di inadempimento.

Perplessità:

L’applicazione della distrazione del credito per le spese straordinarie routinarie potrebbe sollevare perplessità. In questi casi, infatti, il rischio di un utilizzo distorto dello strumento da parte del creditore è maggiore. Si pensi al caso di un genitore che chiede la distrazione del credito per il pagamento di spese straordinarie relative al figlio, come le spese mediche o scolastiche. In questo caso, il creditore potrebbe ottenere il pagamento immediato di queste somme, anche se il debitore non ha ancora avuto la possibilità di contestarne l’ammontare o la legittimità.

Conclusioni:

La riforma Cartabia ha rappresentato un passo avanti significativo nella tutela dei crediti familiari. La nuova disciplina, pur necessitando di alcuni correttivi, appare più organica e completa rispetto al passato. L’introduzione di strumenti di tutela preventiva, come il sequestro anticipato dei beni del debitore, e l’ampliamento dell’applicabilità della disciplina a tutti i tipi di crediti familiari, rafforzano la tutela dei creditori e garantiscono una maggiore efficacia nel recupero dei crediti. La riforma, inoltre, ha contribuito a semplificare la disciplina, rendendola più accessibile e comprensibile.

Tuttavia, permangono alcune criticità, come la possibilità di un utilizzo distorto della distrazione del credito per le spese straordinarie. Interventi correttivi mirati potrebbero rendere la riforma ancora più efficace e rispondente alle esigenze delle famiglie.

Avv. Cosimo Montinaro

(avvocato diritto di famiglia)

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