Testamenti internazionali e patti successori nulla ogni disposizione che limiti la libertà di testare, anche se redatta all'estero secondo forme valide - Corte d'Appello di Genova 2025

Testamenti internazionali e patti successori: nulla ogni disposizione che limiti la libertà di testare, anche se redatta all’estero secondo forme valide – Corte d’Appello di Genova 2025

La Corte d’Appello di Genova conferma la nullità di un testamento redatto all’estero da un cittadino con doppia nazionalità per violazione del divieto di patti successori. La sentenza stabilisce che per le successioni di cittadini italiani si applica la legge italiana anche senza espressa dichiarazione del testatore, e che sono nulli i testamenti che attuano accordi vincolanti sulla reciproca designazione ereditaria, in quanto limitano l’inderogabile libertà di testare.

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Testamento e quote ereditarie attenzione! La Cassazione boccia le divisioni a occhio e impone la stima obbligatoria dei beni - Cassazione 2025

Testamento e quote ereditarie: attenzione! La Cassazione boccia le divisioni “a occhio” e impone la stima obbligatoria dei beni – Cassazione 2025

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2025, stabilisce che nella divisione ereditaria è imprescindibile la stima preventiva dei beni anche quando esistono disposizioni testamentarie vincolanti. Annullando una sentenza che aveva assegnato immobili senza valutarne il valore, la Suprema Corte ribadisce che ogni erede ha diritto a ricevere una porzione in natura corrispondente alla propria quota ideale, eventualmente attraverso conguagli, a tutela dell’effettiva equità tra coeredi.

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Addebito per violenza anche con un solo episodio la cassazione ribadisce e annulla - Cassazione 2025

Addebito per violenza anche con un solo episodio: la Cassazione ribadisce e annulla – Cassazione 2025

L’Ord. 10021/2025 della Cassazione annulla la revoca dell’addebito della separazione per violenza domestica. La Suprema Corte afferma che anche un singolo episodio è sufficiente e le prove indirette (indizi, testimonianze de relato ) devono essere valutate nel quadro complessivo. La Corte d’Appello aveva errato nel non applicare questi principi. Il caso torna in Appello per una nuova decisione sull’addebito basata sulla corretta valutazione probatoria e sui principi relativi alla gravità della violenza.

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Abbandono del tetto coniugale e addebito della separazione importanti chiarimenti dalla Cassazione sugli oneri probatori - Corte di Cassazione 2025

Abbandono del tetto coniugale e addebito della separazione: importanti chiarimenti dalla Cassazione sugli oneri probatori – Corte di Cassazione 2025

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2025, ha stabilito che nell’abbandono unilaterale del tetto coniugale l’onere di provare la giusta causa ricade su chi si è allontanato, non sul coniuge che chiede l’addebito. La sentenza chiarisce inoltre che l’assegno di mantenimento nella separazione deve basarsi sul tenore di vita matrimoniale, senza applicare i criteri propri dell’assegno divorzile come durata del matrimonio o contributo alla vita familiare. Fondamentale anche il richiamo all’adeguata valutazione dei mezzi istruttori per accertare comportamenti violenti o contrari ai doveri coniugali.

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Impianti dentali mal eseguiti condanna solidale del dentista e della clinica per danni al paziente - Tribunale di Firenze 2025

Impianti dentali mal eseguiti: condanna solidale del dentista e della clinica per danni al paziente – Tribunale di Firenze 2025

L’ordinanza del Tribunale di Firenze del 2025 stabilisce la responsabilità solidale di un dentista e di un centro odontoiatrico per impianti dentali mal posizionati, riconoscendo il risarcimento del danno biologico temporaneo, le spese per la rimozione dell’impianto e la terapia rigenerativa, nonché il danno da mancato consenso informato. La decisione conferma la natura contrattuale della responsabilità della struttura sanitaria e prevede anche la restituzione dei compensi pagati per le prestazioni inadeguate.

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Responsabilità del 118 per mancato ECG Omessa Diagnosi di Infarto Comporta Grave Danno al Paziente - Tribunale di Santa Maria Capua Vetere 2025

Responsabilità del 118 per mancato ECG: Omessa Diagnosi di Infarto Comporta Grave Danno al Paziente – Tribunale di Santa Maria Capua Vetere 2025

La sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere 2025 stabilisce la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria per l’omessa esecuzione di ECG da parte degli operatori del 118 in presenza di sintomi di infarto. Il ritardo diagnostico ha causato un danno biologico differenziale del 20%, con evoluzione verso una cardiopatia di classe NYHA III anziché I/II, comportando un risarcimento di €70.841,00 in applicazione del criterio causale del “più probabile che non”.

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Danno biologico e morale la Cassazione conferma l'autonomia delle voci risarcitorie nel sinistro stradale - Corte di Cassazione 2025

Danno biologico e morale: la Cassazione conferma l’autonomia delle voci risarcitorie nel sinistro stradale – Corte di Cassazione 2025

L’ordinanza del 2025 della Cassazione ribadisce l’autonomia risarcitoria del danno morale rispetto al danno biologico. Nel caso di un motociclista gravemente ferito in un incidente con pirata della strada, la Suprema Corte ha cassato la sentenza che aveva liquidato unitariamente le due voci di danno. Il principio, confermato dalla recente giurisprudenza, è oggi cristallizzato nell’art. 138 del Codice delle Assicurazioni: la sofferenza interiore, insuscettibile di accertamento medico-legale, richiede separata valutazione e autonoma liquidazione rispetto al pregiudizio biologico.

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Credito commerciale e segnalazioni alla CRIF serve la prova del doppio nesso causale per il risarcimento del danno - Corte d'Appello di Napoli 2025

Credito commerciale e segnalazioni alla CRIF: serve la prova del doppio nesso causale per il risarcimento del danno – Corte d’Appello di Napoli 2025

La sentenza del 2025 della Corte d’Appello di Napoli chiarisce i requisiti per ottenere il risarcimento in caso di errata segnalazione ai sistemi informativi creditizi. Non basta dimostrare l’errore nella segnalazione, ma occorre provare sia il nesso tra questa e il rifiuto di servizi bancari, sia il conseguente danno economico effettivamente subito. La Corte conferma il rigetto della domanda risarcitoria per carenza di prova, ma accoglie l’appello limitatamente alla riduzione delle spese processuali, ritenute sproporzionate rispetto alla complessità della causa.

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Mutuo bancario e acquisto azioni della stessa banca la contemporaneità non prova la violazione dell'art. 2358 c.c. - Corte d'Appello di Venezia 2025

Mutuo bancario e acquisto azioni della stessa banca: la contemporaneità non prova la violazione dell’art. 2358 c.c. – Corte d’Appello di Venezia 2025

La sentenza della Corte d’Appello di Venezia affronta il caso di un presunto collegamento negoziale tra un mutuo bancario e l’acquisto di azioni della banca mutuante. I giudici hanno stabilito che la mera contemporaneità delle operazioni non è sufficiente a provare la violazione dell’art. 2358 c.c., che vieta l’assistenza finanziaria per l’acquisto di azioni proprie. Occorre dimostrare sia l’elemento oggettivo (connessione tra contratti) sia quello soggettivo (volontà delle parti di coordinarli per un risultato unitario). Respinte anche le censure relative all’usura e alla nullità delle fideiussioni.

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