Responsabilità 65-35% nel sinistro stradale quando la velocità eccessiva di chi ha la precedenza riduce il risarcimento - Tribunale di Arezzo 2025

Responsabilità 65-35% nel sinistro stradale: quando la velocità eccessiva di chi ha la precedenza riduce il risarcimento – Tribunale di Arezzo 2025

Una fondamentale sentenza del Tribunale di Arezzo (2025) stabilisce che chi gode del diritto di precedenza non può abusarne procedendo a velocità eccessiva agli incroci. Nel caso esaminato, benché il conducente che non ha rispettato lo Stop sia stato ritenuto responsabile al 65%, al conducente che aveva la precedenza è stata attribuita una concorsuale responsabilità del 35% per aver violato l’art. 141 del Codice della Strada, procedendo a velocità superiore al limite consentito. Il principio giuridico affermato, in linea con la giurisprudenza della Cassazione, chiarisce che anche chi ha la precedenza deve moderare la velocità in prossimità delle intersezioni per poter fronteggiare eventuali violazioni dei propri diritti da parte di terzi.

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Malpractice ginecologica e diritto all'interruzione di gravidanza le condizioni imprescindibili per il risarcimento - Tribunale di Napoli 2025

Malpractice ginecologica e diritto all’interruzione di gravidanza: le condizioni imprescindibili per il risarcimento – Tribunale di Napoli 2025

Una recente sentenza del Tribunale di Napoli (2025) ha negato il risarcimento per malpractice ginecologica in un caso di omessa diagnosi prenatale, stabilendo che per ottenere il risarcimento in simili controversie è necessario provare tre requisiti fondamentali: l’omessa informazione da parte del medico, il grave pericolo per la salute psico-fisica della madre e la volontà abortiva della gestante. La pronuncia sottolinea l’importanza dell’onere probatorio gravante sul paziente danneggiato, precisando che il giuramento suppletorio può provare l’esistenza del rapporto professionale ma non gli altri elementi costitutivi della responsabilità medica.

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Accordo di consulenza commerciale riqualificato come contratto di agenzia il mancato invio degli estratti provvigionali legittima il recesso e il diritto alle indennità - Tribunale di Bari, 2025

“Accordo di consulenza commerciale” riqualificato come contratto di agenzia: il mancato invio degli estratti provvigionali legittima il recesso e il diritto alle indennità – Tribunale di Bari, 2025

La sentenza del Tribunale di Bari del 2025 riqualifica un “accordo di consulenza commerciale” come contratto di agenzia, riconoscendo la continuità e stabilità dell’attività promozionale svolta dal ricorrente. Il Giudice ha ritenuto legittimo il recesso per giusta causa intimato dall’agente a fronte del mancato invio degli estratti provvigionali da parte della società preponente, configurando tale omissione come grave violazione dell’art. 1749 c.c. capace di minare il vincolo fiduciario. Conseguentemente, sono state riconosciute all’agente l’indennità sostitutiva del preavviso, l’indennità suppletiva di clientela e l’indennità di risoluzione del rapporto.

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La nullità della commissione di massimo scoperto per indeterminatezza dell'oggetto l'importanza della base di calcolo nei contratti bancari - Tribunale di Brindisi 2025

La nullità della commissione di massimo scoperto per indeterminatezza dell’oggetto: l’importanza della base di calcolo nei contratti bancari – Tribunale di Brindisi 2025

La sentenza del Tribunale di Brindisi 2025 analizza due aspetti fondamentali dei contratti bancari: da un lato dichiara la nullità della commissione di massimo scoperto quando il contratto indica solo la percentuale senza specificare la base di calcolo; dall’altro conferma la legittimità della capitalizzazione trimestrale degli interessi quando applicata reciprocamente a debiti e crediti, anche con tassi diversi, purché il contratto sia stato stipulato dopo la delibera CICR del 2000. Il caso ha portato al riconoscimento di un credito di €37.766,71 a favore del correntista.

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📝 Modello di Atto di Intimazione di Sfratto per Finita Locazione 2025 Aggiornato alla Riforma Cartabia ⚖️

📝 MODELLO di Atto di intimazione di Licenza / Sfratto per Finita Locazione 2025: aggiornato alla Riforma Cartabia ⚖️

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Licenziamento orale nel rapporto di lavoro nullità e diritto alla reintegra nel posto - Corte d'Appello di Firenze 2025

Licenziamento orale nel rapporto di lavoro: nullità e diritto alla reintegra nel posto – Corte d’Appello di Firenze 2025

La Corte d’Appello di Firenze, in sede di giudizio di rinvio dalla Cassazione, ha dichiarato nullo un licenziamento intimato oralmente a un autista di autobus. I giudici hanno riaffermato il principio secondo cui l’onere di provare la comunicazione scritta del licenziamento grava sul datore di lavoro, con inammissibilità della prova testimoniale per dimostrare l’esistenza di un atto per il quale è richiesta la forma scritta ad substantiam. Nonostante la nullità del licenziamento e il conseguente ordine di reintegrazione, la Corte ha respinto la domanda risarcitoria, avendo il lavoratore percepito, nel periodo di estromissione, emolumenti superiori a quanto dovuto a titolo di indennità risarcitoria.

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Responsabilità professionale dell'avvocato nessun risarcimento senza prova del probabile successo dell'azione - Corte d'Appello di Roma 2025

Responsabilità professionale dell’avvocato: nessun risarcimento senza prova del probabile successo dell’azione – Corte d’Appello di Roma 2025

La Corte d’Appello di Roma ha respinto la richiesta di risarcimento promossa da un cliente contro il proprio avvocato per non aver avviato un’azione lavoristica. La sentenza ribadisce che l’obbligazione dell’avvocato è di mezzi e non di risultato: il cliente che lamenta un danno per mancata proposizione di un’azione deve dimostrare, con valutazione prognostica ex ante, che essa avrebbe avuto ragionevoli probabilità di successo. Nel caso specifico, l’appellante non ha fornito alcun elemento per provare le probabilità di accoglimento della domanda non proposta, né risultava conferita procura per l’avvio del giudizio ma solo per la conciliazione.

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Testamenti internazionali e patti successori nulla ogni disposizione che limiti la libertà di testare, anche se redatta all'estero secondo forme valide - Corte d'Appello di Genova 2025

Testamenti internazionali e patti successori: nulla ogni disposizione che limiti la libertà di testare, anche se redatta all’estero secondo forme valide – Corte d’Appello di Genova 2025

La Corte d’Appello di Genova conferma la nullità di un testamento redatto all’estero da un cittadino con doppia nazionalità per violazione del divieto di patti successori. La sentenza stabilisce che per le successioni di cittadini italiani si applica la legge italiana anche senza espressa dichiarazione del testatore, e che sono nulli i testamenti che attuano accordi vincolanti sulla reciproca designazione ereditaria, in quanto limitano l’inderogabile libertà di testare.

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