Danno da perdita del rapporto parentale: il Tribunale di Lecce applica le tabelle del Tribunale di Roma

Il Tribunale di Lecce ha recentemente emesso la sentenza n. 1285/2022, pubblicata il 04/05/2022, in merito alla liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale. Questa decisione giuridica assume particolare rilevanza in quanto il Tribunale di Lecce ha aderito all’indirizzo più recente della Suprema Corte, applicando le tabelle elaborate dal Tribunale di Roma.

Valutazione Equitativa del Danno

In tema di danno da perdita del rapporto parentale, il giudice ha riconosciuto la necessità di una valutazione equitativa complessiva. Questa valutazione deve considerare vari fattori, tra cui il peculiare legame del danneggiato con la vittima primaria, la situazione familiare, la presenza di altri congiunti, la convivenza o meno con la vittima e l’età di quest’ultima. La sentenza sottolinea l’importanza di una corretta quantificazione del danno non patrimoniale, basata sul principio dell’integrale ristoro, senza duplicazioni.

Natura del Danno da Perdita del Rapporto Parentale

Il danno da perdita del rapporto parentale va oltre il crudo dolore della morte di una persona cara. Si concretizza nel vuoto lasciato dalla mancanza della presenza e del rapporto con il defunto, comportando l’irrimediabile distruzione di un sistema di vita basato sull’affettività, sulla condivisione e sulla quotidianità rassicurante. La sentenza cita la definizione della Cassazione, sottolineando che il danno coinvolge i diritti fondamentali della persona, come il diritto all’esplicazione della propria personalità, protetto dalla Costituzione.

Principio dell’Unitarietà del Danno Non Patrimoniale

La sentenza sottolinea il principio dell’unitarietà del danno non patrimoniale, evidenziando che il danno da perdita del rapporto parentale comprende ogni tipo di danno non patrimoniale. Di conseguenza, non è ammessa la liquidazione separata di elementi come il danno esistenziale. La decisione del giudice si basa su un’interpretazione attenta della normativa vigente, affermando che dal 2008 non è opportuno discutere del danno esistenziale nel nostro ordinamento.

Quantificazione del Danno: Applicazione delle Tabelle del Tribunale di Roma

Nonostante la mancanza di elementi concreti per una valutazione precisa del pregiudizio, il giudice riconosce il profondo legame tra un figlio e il genitore defunto. In conformità con le tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale elaborate dal Tribunale di Roma nel 2019, il Tribunale di Lecce quantifica il danno da perdita del rapporto parentale. Questa decisione si allinea all’indirizzo della Suprema Corte, che sottolinea l’importanza di seguire una tabella basata sul “sistema a punti“.

Indicazioni della Suprema Corte

La Suprema Corte, in varie pronunce recenti (Cass. 10579/2021; Cass. 26300/2021; Cass. 33005/2021), ha indicato che la liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale deve seguire un approccio basato su un “sistema a punti“. Questo sistema prevede l’adozione del criterio a punto, l’estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l’elencazione delle circostanze rilevanti. Tra queste, spiccano l’età della vittima, l’età del superstite, il grado di parentela e la convivenza. Inoltre, il giudice ha la possibilità di applicare correttivi in base alle particolarità della situazione.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza del Tribunale di Lecce rappresenta un importante passo avanti nella definizione delle linee guida per la liquidazione del danno da perdita del rapporto parentale. L’adesione alle tabelle del Tribunale di Roma e l’approvazione dell’indirizzo della Suprema Corte forniscono una base solida per affrontare casi simili in modo uniforme. La decisione del giudice sottolinea l’importanza di una valutazione equitativa e dettagliata, garantendo l’integrale ristoro senza duplicazioni.

Avv. Cosimo Montinaro

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