INTRODUZIONE
Il Tribunale di Genova, con una recente pronuncia, ha affrontato un caso di particolare rilevanza in materia di diritto di famiglia, revocando una precedente sentenza di divorzio. La decisione si basa sulla collusione delle parti in frode alla legge, emersa dalla mancata comunicazione di un procedimento pendente presso il Tribunale per i Minorenni riguardante l’affidamento dei figli minori. Il collegio ha ritenuto che l’omissione di tali informazioni cruciali abbia portato alla pronuncia di una sentenza illegittima, sottolineando l’importanza della lealtà processuale nelle procedure di scioglimento del matrimonio. La revoca della sentenza, nonostante la successiva definizione del procedimento minorile, evidenzia la necessità di una piena trasparenza nelle procedure di divorzio, specialmente quando coinvolgono questioni relative all’affidamento dei minori.
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Per una comprensione completa della vicenda giudiziaria, ti invitiamo a proseguire con la lettura del testo completo.
INDICE
- ESPOSIZIONE DEI FATTI
- NORMATIVA E PRECEDENTI
- DECISIONE DEL CASO E ANALISI
- ESTRATTO DELLA SENTENZA
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ESPOSIZIONE DEI FATTI
La vicenda giudiziaria in esame trae origine da un ricorso per revocazione presentato dalla Procura della Repubblica di Genova contro una sentenza di divorzio emessa dal Tribunale di Genova. Il caso coinvolge una coppia di coniugi che aveva presentato ricorso congiunto per lo scioglimento del matrimonio, celebrato a Rapallo nel 2012.
Il Tribunale di Genova, con sentenza n. 805/2023, aveva accolto il ricorso congiunto, pronunciando lo scioglimento del matrimonio e approvando le condizioni concordate tra le parti. Tra queste, di particolare rilevanza erano le disposizioni riguardanti l’affidamento congiunto dei figli minori ai genitori, con collocazione presso la casa coniugale e mantenimento della residenza e del domicilio con la madre.
Tuttavia, successivamente alla pronuncia della sentenza di divorzio, emergeva una circostanza di fondamentale importanza: l’esistenza di un procedimento pendente presso il Tribunale per i Minorenni di Genova. Questo procedimento, avviato prima della presentazione del ricorso per divorzio, aveva portato all’emissione di un decreto provvisorio in data 17 ottobre 2022, con il quale si disponeva l’affidamento dei minori al Comune di residenza (Rapallo), limitando la responsabilità genitoriale relativamente alle scelte educative, scolastiche e agli interventi demandati ai Servizi Sociali e Sanitari.
La Procura della Repubblica, venuta a conoscenza di questa situazione, ha quindi presentato ricorso per revocazione, sostenendo che le parti avessero omesso coscientemente di segnalare l’esistenza del procedimento minorile e delle relative prescrizioni nel loro ricorso congiunto per divorzio. Questa omissione, secondo la Procura, configurava un’ipotesi di collusione delle parti in frode alla legge, avendo le stesse disposto sull’affidamento dei minori senza averne la piena potestà.
Le parti convenute si sono costituite in giudizio, contestando l’esistenza di una collusione e sostenendo di aver regolarmente ottemperato alle prescrizioni del Tribunale per i Minorenni durante la pendenza del procedimento di divorzio. Hanno inoltre evidenziato che, in data 29 gennaio 2024, il Tribunale per i Minorenni aveva emesso un provvedimento di chiusura del procedimento, ritenendo non più necessaria la limitazione della responsabilità genitoriale e disponendo solo un monitoraggio da parte dei Servizi Sociali.
NORMATIVA E PRECEDENTI
Il caso in esame si inserisce nel complesso quadro normativo e giurisprudenziale relativo al diritto di famiglia, con particolare riferimento alle procedure di divorzio e alle questioni di competenza tra Tribunale Ordinario e Tribunale per i Minorenni.