Tragedia al parto ospedale condannato a risarcire i genitori per morte del neonato causata da errori medici - Tribunale di Milano 2025

Tragedia al parto: ospedale condannato a risarcire i genitori per morte del neonato causata da errori medici – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano ha condannato una struttura sanitaria al risarcimento di oltre 600.000€ a favore di due genitori per la morte del loro bambino durante il parto. I sanitari non eseguirono adeguate valutazioni biometriche fetali nonostante la paziente presentasse diabete gestazionale non controllato e altri fattori di rischio. La gravidanza fu protratta fino a 41 settimane e il parto proseguito per via vaginale nonostante segni di sproporzione feto-pelvica, causando una distocia di spalla letale per il neonato. La sentenza configura la responsabilità contrattuale della struttura per grave negligenza nell’assistenza ostetrica.

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Fideiussioni a prima richiesta la richiesta stragiudiziale di pagamento è sufficiente per evitare la decadenza ex art. 1957 c.c. - Tribunale di Milano 2025

Fideiussioni “a prima richiesta”: la richiesta stragiudiziale di pagamento è sufficiente per evitare la decadenza ex art. 1957 c.c. – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano ha stabilito che nelle fideiussioni “a prima richiesta” una semplice comunicazione stragiudiziale è sufficiente per evitare la decadenza ex art. 1957 c.c., senza necessità di azione giudiziale. La sentenza chiarisce inoltre che il provvedimento Banca d’Italia n. 55/2005 non ha efficacia probatoria privilegiata per fideiussioni sottoscritte nel 2020, specie se specifiche, e che l’onere di provare l’esistenza di un’intesa anticoncorrenziale grava sul fideiussore, non potendo basarsi su un provvedimento risalente a quindici anni prima.

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Decreto ingiuntivo revocato il liquidatore giudiziale del concordato preventivo non ha legittimazione passiva nelle azioni di credito - Tribunale di Milano 2025

Decreto ingiuntivo revocato: il liquidatore giudiziale del concordato preventivo non ha legittimazione passiva nelle azioni di credito – Tribunale di Milano 2025

Il Tribunale di Milano ha recentemente chiarito i limiti della legittimazione processuale del liquidatore giudiziale nel concordato preventivo, revocando un decreto ingiuntivo. La sentenza ribadisce che l’imprenditore, anche dopo l’ammissione al concordato, conserva la titolarità dei beni e la legittimazione ad agire o resistere in giudizio verso i terzi. Il liquidatore ha legittimazione solo nelle controversie liquidatorie e distributive, non nelle azioni di accertamento del credito, potendo al più intervenire quando l’accertamento sia rilevante per il riparto.

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TFR trattenuto e mai versato al Fondo pensione riconosciuta l'azione surrogatoria del lavoratore - Tribunale di Lecce, 2025

TFR trattenuto e mai versato al Fondo pensione: riconosciuta l’azione surrogatoria del lavoratore – Tribunale di Lecce, 2025

Il Tribunale di Lecce, con sentenza del 2025, ha riconosciuto la legittimazione del lavoratore ad agire in via surrogatoria per ottenere che il datore di lavoro versi direttamente al Fondo di previdenza complementare le quote di TFR trattenute in busta paga ma mai accantonate. La decisione qualifica il rapporto trilaterale tra lavoratore, datore e Fondo come mandato, riconoscendo che l’inerzia del Fondo nella riscossione del credito giustifica l’azione surrogatoria del lavoratore ex art. 2900 c.c. Una pronuncia importante che rafforza la tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori.

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Ritardi nella comunicazione delle assenze per malattia legittimo il licenziamento per giustificato motivo soggettivo - Tribunale di Potenza 2025

Ritardi nella comunicazione delle assenze per malattia: legittimo il licenziamento per giustificato motivo soggettivo – Tribunale di Potenza 2025

La sentenza del Tribunale di Potenza del 2025 conferma la legittimità del licenziamento per giustificato motivo soggettivo di un autista addetto alla raccolta rifiuti che aveva ripetutamente comunicato tardivamente le proprie assenze per malattia. La corte ha ritenuto che tale comportamento, reiterato nonostante le precedenti sanzioni disciplinari, costituisse una violazione dei doveri di correttezza e lealtà, giustificando l’applicazione della sanzione espulsiva ai sensi dell’art. 68 comma 2 del CCNL Igiene Ambientale, che consente il licenziamento in caso di recidiva con sospensioni per un totale di almeno 20 giorni nell’arco di due anni.

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Due testamenti successivi senza revoca espressa la Corte d'Appello stabilisce la validità di entrambi - Corte d'Appello di Brescia 2025

Due testamenti successivi senza revoca espressa: la Corte d’Appello stabilisce la validità di entrambi – Corte d’Appello di Brescia 2025

La sentenza della Corte d’Appello di Brescia, con sentenza del 2025, affronta il tema di due testamenti successivi senza revoca espressa. Applicando l’articolo 682 del Codice Civile, la Corte stabilisce che il secondo testamento, non revocando espressamente il primo e contenendo disposizioni compatibili, non lo annulla. L’interpretazione letterale prevale sulla presunta volontà del testatore, confermando la differenza tra istituzione di erede e legato quando un indirizzo specifico limita l’estensione del lascito.

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