Sono integralmente nulle le fideiussioni specifiche conformi allo schema ABI del 2003

Sono integralmente nulle le fideiussioni specifiche conformi allo schema ABI del 2003

Corte di Appello di Roma: le fideiussioni ABI, utilizzate da banche e finanziarie per garantire i prestiti ai privati, sono nulle per violazione del divieto di intese anticoncorrenziali. La sentenza, che conferma quella della Corte di Cassazione del 2017, ha un impatto significativo sulla prassi bancaria e tutela i diritti dei fideiussori, che non possono essere vincolati da clausole vessatorie e anticoncorrenziali.

Introduzione

Con sentenza del 24 maggio 2021, la Corte di Appello di Roma ha confermato la nullità integrale delle fideiussioni specifiche conformi allo schema ABI del 2003.

La pronuncia della Corte di Cassazione

La sentenza si basa sulla pronuncia della Corte di Cassazione del 12 dicembre 2017, n. 29810, che ha dichiarato la nullità di tali fideiussioni per violazione del divieto di intese anticoncorrenziali.

In particolare, la Cassazione ha rilevato che le clausole delle fideiussioni ABI sono lesive della concorrenza perché:

  • impongono al fideiussore un’obbligazione eccessivamente gravosa, che lo obbliga a rispondere anche delle obbligazioni del debitore garantito che siano state annullate, inefficaci o revocate;
  • attribuiscono alla banca un termine eccessivamente lungo per escutere la garanzia fideiussoria;
  • consentono alla banca di beneficiare della garanzia fideiussoria anche nel caso in cui le obbligazioni garantite siano dichiarate invalide.

La decisione della Corte di Appello di Roma

La Corte di Appello di Roma ha condiviso le conclusioni della Cassazione, ritenendo che la nullità delle clausole ABI deve essere estesa all’intero contratto di fideiussione.

Infatti, la gravità delle violazioni riscontrate è tale da giustificare l’applicazione della nullità integrale, che costituisce la forma più grave di invalidità del contratto.

Conseguenze della sentenza

La sentenza della Corte di Appello di Roma ha un’importante valenza pratica, in quanto conferma la nullità delle fideiussioni ABI e tutela i diritti dei fideiussori, che non possono essere vincolati da clausole vessatorie e anticoncorrenziali.

La sentenza è destinata a avere un impatto significativo sulla prassi bancaria, in quanto impone alle banche di rivedere le proprie condizioni di fideiussione.

Conclusione

La sentenza della Corte di Appello di Roma è una importante vittoria per i fideiussori, che possono finalmente contare sulla tutela dei propri diritti. La sentenza è destinata a avere un impatto significativo sulla prassi bancaria, in quanto impone alle banche di rivedere le proprie condizioni di fideiussione.

Avv. Cosimo Montinaro

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