Audizione personale comunicata per telefono è nulla: Tribunale di Teramo annulla sanzione disciplinare

Audizione personale comunicata per telefono è nulla: Tribunale di Teramo annulla sanzione disciplinare

Il Tribunale di Teramo, con sentenza emessa l’11 aprile 2024 (testo scaricabile in calce), ha affrontato un caso emblematico che mette in luce l’importanza cruciale delle forme di comunicazione nei procedimenti disciplinari del pubblico impiego. Questa decisione offre preziosi spunti di riflessione sulla tutela del diritto di difesa del lavoratore e sulle conseguenze della violazione delle norme procedurali.

Il caso riguardava un procedimento disciplinare avviato contro un dipendente accusato di condotta scorretta verso due pazienti. L’elemento cruciale che ha portato all’annullamento della sanzione è stato il mancato rispetto delle forme di comunicazione previste dalla legge per la convocazione del lavoratore all’audizione difensiva.

Il giudice ha rilevato che l’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari (UPD) aveva comunicato la data dell’ultima audizione solo telefonicamente, senza seguire le modalità prescritte dall’art. 55-bis del D.Lgs. 165/2001. Come sottolineato nella sentenza:

“La disposizione sopra riportata prevede, dunque, quali forme di comunicazione tra l’amministrazione ed il dipendente, quella della posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente disponga della relativa casella, o la consegna a mano, e, in alternativa, la raccomandata postale con ricevuta di ritorno”

Il Tribunale ha enfatizzato l’importanza di queste forme di comunicazione, affermando che:

“La previsione analitica nell’art.55 bis, comma 5, d.lgs. n.165 del 2001 delle forme di comunicazione della data fissata per l’audizione del lavoratore nel procedimento disciplinare assolve alla funzione di garantire la certezza della conoscenza di tale data da parte dell’interessato”

Un aspetto fondamentale della decisione riguarda l’onere della prova. Il giudice ha chiarito che spetta all’amministrazione dimostrare di aver rispettato il contraddittorio nel procedimento disciplinare:

“Tale principio non va però inteso come una sorta d’inversione dell’onere probatorio circa la regolarità del contraddittorio nel procedimento disciplinare, contraddittorio che è l’amministrazione, in qualità di titolare del relativo potere, a dover dimostrare di aver rispettato”

Il Tribunale ha respinto l’argomento dell’amministrazione secondo cui la mancata comunicazione formale non avrebbe pregiudicato il diritto di difesa del lavoratore. Il giudice ha sottolineato che:

“Nella specie, il lavoratore, ricevuta in via informale dalla segretaria dell’UPD la notizia che tale organo si sarebbe riunito nuovamente per completare il procedimento nella data del 10 settembre 2020, non risulta aver compiuto alcun atto da cui evincere che egli abbia inteso esercitare il diritto di difesa in una modalità diversa dall’audizione personale, pacificamente omessa”

La sentenza riafferma un principio fondamentale nel diritto del lavoro pubblico: le garanzie procedurali non sono meri formalismi, ma tutele sostanziali del diritto di difesa del lavoratore. Come evidenziato dal giudice:

“Va infatti escluso, si ripete, che al difetto di una regolare comunicazione della data fissata per l’audizione del lavoratore potesse sopperire la conoscenza avuta aliunde da lui della data stessa tramite la comunicazione telefonica avuta dalla segretaria dell’UPD”

In conclusione, questa sentenza del Tribunale di Teramo rappresenta un monito importante per le amministrazioni pubbliche sull’importanza di rispettare scrupolosamente le forme di comunicazione previste dalla legge nei procedimenti disciplinari. La decisione sottolinea che la violazione di queste norme procedurali può portare all’annullamento della sanzione, anche in presenza di addebiti potenzialmente gravi.

Per i professionisti del diritto del lavoro e per i dipendenti pubblici, questa sentenza offre una chiara guida sull’importanza delle garanzie procedurali e sul ruolo cruciale che le forme di comunicazione giocano nella tutela del diritto di difesa.

Per un’analisi più approfondita di questa importante decisione e delle sue implicazioni per la pratica del diritto del lavoro pubblico, vi invitiamo a scaricare il testo completo della sentenza del Tribunale di Teramo.

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